Alexandra Agiurgiuculese domina l’MTM di Lubiana - 31ª edizione dell’International Tournament sloveno - aggiudicandosi la medaglia d’oro nella finale con palla (17.900), clavette (18.500) e nastro (16.800). La ginnasta di origini rumene era al rientro dopo l’infortunio d’inizio febbraio, uno stiramento al collaterale del ginocchio sinistro che l’aveva tenuta ferma per tutta la prima parte della stagione. Fino allo stage di Desio con Elena Karpushenko, riservato sia alle individualiste azzurre, sia alla squadra nazionale. Il talento di Iasi si è ripresentata con il proprio club, l’ASU Udinese, in un incontro ufficiale, nel paese della sua allenatrice, Spela Dragas, mettendo in mostra tutta la sua classe e, soprattutto, una buona condizione fisica. Ad una settimana esatta dalla World Cup di Pesaro – in programma all’Adriatic Arena dal 13 al 15 aprile – miss eleganza dei Mondiali del 2017, lascia alle rivali soltanto la finale al cerchio, persa per un attrezzo fuori pedana. Sotto gli occhi della giuria internazionale e dell’ufficiale di gara italiano, Pamela Barberini, Alex, l’ottava meraviglia del mondo nella rassegna iridata dello scorso anno, ha chiuso ai piedi del podio nel concorso generale con il punteggio complessivo di 63.900, alle spalle dell’israeliana Nicol Zelikman (68.200), della russa Anna Sokolova (65.400) e della bielorussa Julia Evchik (64.050). 11ª con 51.750 l’altra rappresentante friulana, Virginia Samez, mentre Elisa Lara Paolini, ha ottenuto un buon 57.850 pur esibendosi fuori gara. Nelle finali per attrezzo l’Agiurgiuculese ha fatto terra bruciata, conquistando un roboante Triplete, che senza l’errore al cerchio, poteva diventare un filotto. Con tre decimi di vantaggio alla palla e quasi un punto e mezzo alle clavette, sempre sulla russa Polina Orlova, nonché un punto e dieci al nastro sopra la rivale di sempre, l’israeliana Zelikman, la vice-campionessa italiana assoluta ha fatto risuonare per tre volte l’inno di Mameli, lanciando, di fatto, la sfida alle étoile planetarie dei piccoli attrezzi che si confronteranno, tra pochi giorni, sulla pedana adriatica. Da evidenziare anche l’ottava piazza della Samez alle clavette con 12.500. Il titolo del cerchio, invece, è andato alla bielorussa Evchik, anche lei un classe 2001 cresciuto misurandosi con Alex, Milena Baldassarri e tutta la nuova generazione della ginnastica ritmica internazionale. A livello juniores si è messa in luce la quindicenne Melissa Girelli, 9ª nell’All around con 49.350 e finalista in tutte le specialità giovanili, eccetto la palla, dove i colori dell’ASU sono stati difesi da Viola Romano, a sua volta 15ª con 42.900 nel generale. La coroncina delle stelle nate tra il 2003 e il 2005 è andata sul capo della russa Lala Kramarenko, leader del completo baby a quota 67.350.