GAND: Perplessità, scetticismo e qualche malcelato mugugno. Questo è quanto si coglie tra i tecnici e gli addetti ai lavori alla partenza di questi 35^mondialidi Ghent. E’ il nuovo codice il grande accusato. Molti non lo hanno digerito, ma soprattutto ben pochi possono affermare di averlo assimilato. “Le difficoltà sono cresciute enormemente-taglia corto Enrico Casella, tecnico azzurro della femminile- Rispetto a Sydney, dove si partiva da 10.00 facendo 18 elementi, ora per avere una nota di partenza di 9.80 ne servono 24.” E non va meglio nel settore maschile.
La Russia dopo questa prima giornata di qualificazioni, ha pagato dazio agli anelli e alle parallele. “Con questo risultato – ha commentato amaro Alexei Nemov, oro olimpico a Sydney nel concorso individuale sarà una fortuna ritrovarsi domani sera tra le prime otto per accedere alla finale di squadra.” Già, e se contiamo anche la mancanza di una pedina importante come Podgorni, infortunatosi nei giorni scorsi, le chances per i russi di andare a medaglia si riducono praticamente a zero. Complessivamente buona, e comunque secondo pronostico la prova degli azzurri, anche se un paio di episodi sfortunati hanno forse compromesso l’ingresso in finale di Busnari al cavallo con maniglie e di Morandi agli anelli. Angioletti ha sporcato con una caduta il suo ingresso al corpo libero, caratterizzato da un mezzo giro con doppio teso in avanti.
Per questo movimento, di cui ha l’esclusiva, è stato chiesto alla Commissione internazionale giudicante di assegnare il suo nome. Bene Cassina alla sbarra, con la finale alla sua portata.

Fabio Bicchielli

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