In un Palazzetto dello Sport infuocato dal tifo transalpino, la nazionale Femminile di Ginnastica Artistica vince tutto ciò che c’era da vincere. Nel concorso per nazioni l’Italia si aggiudica il quadrangolare con 230,35 punti, davanti alla Francia (224.20), al Canada (223.80) e alla Gran Bretagna (214.70). La squadra, diretta dal responsabile Enrico Casella e dai tecnici Diego Pecar e Michela Francia, ha dunque distanziato di ben sei punti le padrone di casa, che tra l’altro erano al gran completo ed estremamente motivate a ben figurare davanti al pubblico di Soissons. “Invece, la bella figura l’abbiamo fatta noi – ci dice al telefono Casella – degna delle campionesse d’Europa. L’ambiente era molto caldo, come da previsioni, e poi, arrivando di venerdì, siamo riusciti a provare solo ieri sera e questa mattina. Come se non bastasse al volteggio e alle parallele abbiamo trovato giudizi molto severi, ma per fortuna le nostre sono ragazze di carattere, che sanno lottare contro ogni avversità e così con la rotazione al corpo libero abbiamo messo l’ormai proverbiale freccia. Gli esercizi in pedana delle azzurre sono risultati una spanna sopra a tutte le altre, per coreografia e difficoltà. Dopo lo Tsukahara avvitato della Ferrari sulla prima diagonale stava venendo giù il Palazzetto. La prova di Vanessa è stata elevatissima, anche alla trave. Diciamo, nel complesso, che è tornata sui livelli di Aarhus”. In effetti la Campionessa del Mondo non ha lasciato davvero niente alle avversarie, vincendo le finali alle parallele asimmetriche (15.00), alla trave (16.00) e al corpo libero (15.700), nonché il concorso generale con 61.35 punti, davanti alla beniamina locale Kathleen Lindor (58.20). Al quarto posto, staccata di un niente da una ginnasta canadese (terza con 57.050) è giunta la Macrì (57.00), l’unica in grado di spezzare il dominio Ferrari, vincendo la gara al volteggio con 14.85. “Federica ha effettuato un doppio avvitamento – continua il Responsabile delle Squadre Nazionali Femminili - ma la sua performance è stata molto positiva anche alla trave, dove ha chiuso con un doppio raccolto. La stessa uscita di Silvia Zanolo che, nonostante fosse all’esordio assoluto in una competizione internazionale, non si è affatto risparmiata. Tutte le azzurre, in verità, seguivano un programma con alcune novità estremamente complesse. Ebbene si, abbiamo tirato e i risultati sono stati molto lusinghieri sia per le ginnaste che per lo staff tecnico. Siamo rimasti soddisfatti anche della gara di Francesca Benolli, apparsa di nuovo tranquilla sull’attrezzo, e di Lorena Coza, che ha fatto decisamente meglio alle parallele. Monica Bergamelli, invece, l’abbiamo un po’ risparmiata, facendola gareggiare solo in due specialità”.