Davanti a circa diecimila spettatori in una struttura degna della città del lusso e della finanza elvetica si è svolta, a Zurigo, il 1° novembre scorso, l’edizione 2009 della famosissima Swiss Cup. L'Italia era presente con la brindisina Serena Licchetta - accompagnata dal suo allenatore Luigi Piliego - e con l’aviere Enrico Pozzo, assistito, come sempre, dall’inseparabile Andrea Sacchi. Una manifestazione all'insegna della ginnastica, di altissimo livello tecnico, considerato il blasone delle squadre partecipanti: Romania, Russia, Ucraina, Cina, Germania, Olanda, Svizzera, Francia e Canada, tanto per citare le principali. Una gara con una formula ad eliminazione diretta a dodici squadre, con un ginnasta ed una ginnasta a difendere i rispettivi colori. Si iniziava con le qualificazioni per poi accedere ai quarti, alle semifinali e alla finalissima, in uno schema molto simile a quello calcistico. A causa di un infortunio in allenamento, però, Pozzo ha dovuto subito dare forfait e così la Svizzera, padrona di casa, ci ha prestato un suo ginnasta, Roman Gisi, per consentirci comunque di gareggiare. L’inconsueta coppia mista italo-transalpina, con i loro esercizi, è riuscita ad approdare alla semifinale, escludendo team del calibro di Russia (Semenova e Boschenstein), Cina (He Ning - Fuliang), Romania (Cheliaru - Dragulescu) e Olanda (Kroonen -Wammes). Serena, reduce dall’indimenticabile esperienza mondiale alle parallele di Londra, ha affrontato la competizione di Zurigo con grande sicurezza e professionalità, applaudita per il suo repertorio dallo sportivissimo pubblico dell’Hallenstadion. Peccato per l'infortunio di Enrico, perché con lui, senza nulla togliere all’amico Gisi, sicuramente avremmo potuto sperare in qualcosa in più, come aveva dimostrato il trofeo Arthur Gander, appena due giorni prima. Il campione di Biella, 10°, lo ricordiamo, nell’All-around londinese, si era davvero distinto a Morges, portando a termine una prestazione concreta e lineare. Diversamente, dobbiamo dirlo, dalla stella de La Rosa, che in quella occasione non aveva brillato come in altre. Insomma una bellissima esperienza sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. La Swiss Cup è una manifestazione molto sentita e seguita Oltralpe, come testimonia lo straordinario impianto allestito dall’organizzazione locale ed il caloroso pubblico presente sugli spalti. L’Italia ha cercato di onorarla nel migliore dei modi!