Tokyo - L'Armonia d'Abruzzo brilla all'Aeon Cup. Crescenzi quinta tra le baby
Trasferta d’oriente per l’Armonia d’Abruzzo di Chieti, protagonista, dal 28 al 30 settembre scorso, all’AeonCup di Ginnastica Ritmica, il Campionato Internazionale per club organizzato dalla Federazione nipponica. Nell’incontro riservato alle squadre le teatine superano brillantemente il primo turno, aggiudicandosi il 6° posto con il totale di 107.650 punti. In testa le bulgare della Dinamo (116.225 punti) tengono a distanza la blasonata Gazprom (113 punti) e le Azere della Neftchi, terze a quota 110.675. Nella fase eliminatoria il trio Di Battista – Russo – Crescenzi è costretto a vedersela proprio con la compagine balcanica, forte di un 160.125 inavvicinabile. A vincere la coppa saranno, però, le ginnaste della Russia con 332.225 punti. Giusto epilogo anche a livello individuale, dove a tenere alta la bandiera italiana tra le mura dello YoYogi National Gymnasium ci hanno pensato Chiara Di Battista e Alessia Russo. La ginnasta di Atessa chiude la propria routine in 12ª posizione con 49.625 punti, seguita a due lunghezze dalla compagna toscana. Non male, quando in gara ci si ritrova faccia a faccia con il gotha dei piccoli attrezzi: Daria Dmitrieva, Melitina Staniuota, Liubou Charkashyna e Aliya Garayeva, tanto per citarne qualcuna. Buona anche la performance della piccola Carmen Crescenzi, impegnata nella rassegna juniores. Nel primo turno si porta facilmente sul 5° gradino, confezionando 97.550 punti, poco meno di due decimi da Anastasiia Mulmina della Deriugina School. Degno di nota anche il suo esercizio con le clavette, giudicato con il terzo miglior punteggio della classifica, 24.900. Se non fosse per il regolamento, che prevede l’assegnazione diretta della finale alla società organizzatrice, la stellina di Pescara si sarebbe ritrovata a competere per il titolo. “Anche stavolta si è rivelata una bellissima esperienza –confessa Germana Germani, impegnata in giuria e sostituita dalla tecnica Monia di Matteo - In questa edizione le squadre partecipanti erano quasi il triplo di quella precedente, a conferma di un risultato ancor più competitivo. L’ospitalità giapponese è stata impeccabile, contorno di una trasferta positiva sotto tutti i punti di vista. Alla fine ci hanno fatto pure i complimenti!”
