La Romania difende il titolo continentale, conquistato a Bruxelles nel 2012. La Iordache e compagne salgono sul gradino più alto d’Europa con il punteggio complessivo di 172.754, respingendo l’assalto di un’arrembante Gran Bretagna, argento con 170.663. Il dream team d’Oltremanica è stato la vera rivelazione della rassegna bulgara, sia a livello senior che juniores. Il gruppo capitanato da Becky Downie riesce infatti a tenersi dietro la Russia di Alija Mustafina, terza con 169.329. Ai piedi del podio una buona Germania che con 166.796 approfitta degli errori dell’Italia (161.488), brava, a sua volta, a reagire e a recuperare sul terzetto composto da Spagna, Belgio e Svizzera, assiepato sui 160 punti. Le azzurre, quarte in qualifica, partono al volteggio con un ottimo 42.899 frutto dello Yurchenko con un avvitamento e mezzo di Elisa Meneghini 14.066 (D. 5.300 E. 8.766) e dei due doppi avvitamenti di Martina Rizzelli, 14.400 (D. 5.800 – E. 8.600), ed Erika Fasana, 14.433 (D. 5.800 – E. 8.633). Alle parallele asimmetriche (36.599) però accade l’imponderabile. Elisa, 12.366 (D. 5.400 E. 6.966), dopo una buona prestazione sugli staggi cade proprio in uscita. Martina sbaglia la combinazione Ricna - Tarzan e va in tilt. La comense cresciuta nella Polisportiva Carmini rimedia un 10.400 (D. 5.400 - E. 5.000) e visto che la formula delle big non prevede scarti, il colpo è quasi da KO. A poco serve, infatti, il tentativo di rimettere le cose a posto di Giorgia Campana, 13.833 (D. 5.300 – E. 8.533) sul suo attrezzo preferito, straordinaria nel mantenere la concentrazione, dopo gli errori delle compagne. Nel terzo giro alla trave (39.666) la sfortuna continua ad abbattersi sulla nostra squadra, accompagnata in campo gara dal DTN Enrico Casella e da Claudia Ferrè. Incomincia come al solito la Meneghini, 13.933 (E. 5.800 - D. 8.133), poi le due cadute di Giorgia, 12.500 (E. 5.700 - D. 6.800), e Vanessa, 13.233 (E. 5.700 – D. 7.533) - su un elemento artistico, neanche acrobatico - affossano ulteriormente l’Italdonne, ferma al terzo giro ad un misero e inusuale 119.164. A questo punto, di fronte al tracollo, le ragazze tirano fuori il carattere, rimontando al corpo libero (42.324). Sulle note di 19 Palqui Explicit di Antoine Montana Elisa Meneghini, l’unica italiana impegnata su tutti gli attrezzi, ottiene un bel 14.000 (D. 5.600 E. 8.400). Sul brano di David Garret, Master of Puppets, Erika Fasana apre con lo Tsukahara avvitato in prima diagonale e alla fine porta altri 13.833 punti (D. 5.900 – E. 7.933). Il ritmo sudamericano di Tanglet up di C. Emerald pervade l’Armeec Arena. Vanessa Ferrari alza il tiro con due decimi in più di difficoltà ma, in previsione anche della finale di domani, giustamente, non rischia il tutto per tutto. Dopo lo Tsukahara avvitato in prima, esegue un doppio teso, un doppio raccolto e un doppio carpio in chiusura. Alla fine arriva un 14.491 (D. 6.200 – 8.291) inferiore al 14.533 della qualifica, ma che ha tanto il sapore, speriamo, della quiete prima della tempesta! Il caporal Maggiore di Orzinuovi potrà scatenarsi domani, alle 14.20 (ora italiana) nella finale alla trave (parte per sesta) e in quella al corpo libero delle 14.50 (parte per settima), tutto rigorosamente in diretta su Rai Sport 1 e in streaming sul sito dell’Unione Europea di Ginnastica.