Nel bel mezzo della pandemia da Coronavirus, che continua a condizionare la vita delle persone in tutto il mondo, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno intensificato i loro sforzi per promuovere stili di vita più sani, a cominciare dall’ attività fisica, lo sport e la ricreazione attiva, intesi come strumenti per la salute del pianeta.

Attraverso il nuovo accordo di Cooperazione firmato oggi presso la sede dell'OMS a Ginevra, le due organizzazioni internazionali vogliono dimostrare il reciproco impegno sia per la promozione di una società sana attraverso lo sport, in linea con l'obiettivo di sviluppo sostenibile ("Buona salute e benessere") e sia per dare un contributo alla prevenzione delle malattie non trasmissibili (NCDs).

“Negli ultimi mesi nell'attuale crisi abbiamo visto tutti quanto siano importanti lo sport e l'attività motoria per la salute fisica e mentale. Lo sport può salvare vite umane ", ha affermato il presidente del CIO Thomas Bach. "Sono sicuro che trarremo un grande beneficio dalla consulenza dell'OMS quando saremo chiamati ad affrontare le sfide della società del dopo coronavirus, in cui la salute avrà un ruolo centrale nelle politiche pubbliche. Non vediamo l'ora di lavorare ancora di più con l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il CIO pertanto invita già da ora i governi di tutto il mondo a includere lo sport nei propri programmi di sostegno nelle fasi post emergenziali, tenendo conto del ruolo fondamentale che svolge lo sport nella prevenzione delle malattie non trasmissibili, ma anche di quelle trasmissibili. Mentre ci stiamo preparando a vivere i Giochi di Tokyo 2020 in un ambiente sicuro per tutti i partecipanti – ha concluso il numero uno dello sport olimpico - siamo felici e grati di poter continuare a fare affidamento sui preziosi consigli dell'OMS".

"Sono lieto di formalizzare questa collaborazione di lunga data con il Comitato Olimpico Internazionale", ha aggiunto il direttore generale dell'OMS, il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus. “L'Organizzazione Mondiale della Sanità lavora non solo per combattere le malattie, ma anche per aiutare le persone a condurre vite più sane, e questa collaborazione farà esattamente questo. L'attività fisica è una delle chiavi d’accesso alla salute e al benessere". 

L'OMS ha già fornito la sua preziosa consulenza tecnica al CIO durante le fasi decisionali che hanno portato al rinvio dei Giochi olimpici di Tokyo 2020, e continuerà a fornire consigli man mano che saranno raccolte ulteriori informazioni scientifiche sul COVID-19. 

Il CIO e tutte le organizzazioni sportive hanno recentemente beneficiato delle linee guida dell'OMS sui raduni di massa, con l'obiettivo specifico di fornire un supporto ulteriore ai comitati organizzatori di eventi sportivi e ai paesi che li ospitano, ai fini dello sviluppo di un processo di valutazione del rischio, attraverso l’identificazione delle attività di mitigazione, che consenta di prendere una decisione informata basata sull'evidenza. Le linee guida in inglese sono disponibili qui.

Come parte del nuovo accordo, il CIO e l'OMS continueranno a cercare sinergie e ad agire di concerto per promuovere stili di vita sani e attività sportive di base in tutto il mondo, oltre a combattere l'inattività fisica. La sedentarietà è un importante fattore di rischio per malattie non trasmissibili come diabete, problemi cardiovascolari e obesità, che ogni anno causano milioni di decessi in tutto il mondo. In quella specifica area, l'OMS è guidata dal Piano d'azione globale sull'attività fisica 2018-2030, con l'obiettivo di una riduzione relativa del 15% della prevalenza globale dell'inattività fisica negli adulti e negli adolescenti entro, appunto, il 2030. 

L'accordo consentirà inoltre alle due organizzazioni di lavorare su nuovi progetti che affrontano questioni emergenti come la salute mentale.

Nel contesto di Tokyo 2020, l'accordo mirerà a rafforzare la cultura della salute nell'eredità dei Giochi olimpici e dei Giochi olimpici giovanili, affrontando in particolare la salute mentale, la qualità dell'acqua e l'inquinamento atmosferico, oltre alle emergenze e alla sicurezza sanitaria. 

Il CIO e l'OMS collaborano insieme dal 1984, quando fu firmato il primo protocollo d'intesa. Questa partnership ha portato a numerose iniziative congiunte e progetti comuni volti a promuovere corretti stili di vita e attività sportive di base in tutto il mondo, nonché a considerare la lotta alla sedentarietà, come un importante fattore di prevenzione per le malattie non trasmissibili.