"Questa mattina presenterò formalmente al Comitato tecnico scientifico le linee guida per far riaprire entro la fine del mese di maggio tutti gli altri impianti e centri sportivi, a partire dalle palestre. Il mio obiettivo è che tutto lo sport possa ripartire in sicurezza". Lo ha annunciato il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora in un'intervista al Tg1. "Tutto lo sport italiano oggi è fondato sulle associazioni e sulle società sportive dilettantistiche – precisato invece il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo nel forum "Sport: ripartiamo dalla base". Questa interruzione dell’attività provocherà molti feriti, se non qualcosa di più: sento parlare di un libro dei sogni, con sgravi fiscali, iniziative per l'impiantistica, supporti dal sistema bancario, ma per arrivare a tali misure bisogna prima mantenere le nostre associazioni in vita. Questa è la priorità". "Credo profondamente nella leale collaborazione con il Coni, il Cip, le associazioni, ma soprattutto con Parlamento e governo – ha aggiunto Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute – Serve un'azione di sistema, accolgo l'appello all’unità. Questa modalità di comportamento può diventare la nostra bussola. Per il futuro lo sport ha bisogno di superare l'emergenza ma anche di ripartire con nuova forza. E' il momento di tornare a giocare insieme, di squadra, dobbiamo scendere in campo con una nuova progettualità, idee nuove, perché' lo sport deve ripartire. Sport e Salute ha tentato di incidere sul mondo dello sport di base attraverso l'erogazione diretta ai collaboratori sportivi del bonus di 600. Abbiamo erogato circa 77.000 indennità, ne rimangono altre 7.800 in corso di istruttoria. Ma i ministri Gualtieri e Spadafora hanno annunciato che nel Dl rilancio tale misura dovrebbe essere rimpinguata al fine di favorire anche gli altri, fino a soddisfare le 130.000 domande ricevute. E poi, ci sarà il riconoscimento del bonus anche per aprile e maggio. Sport e salute inoltre ha tentato di dare ossigeno finanziario alle federazioni attraverso l'anticipo di due mesi della seconda tranche dei contributi pubblici. Ora un'altra misura sarà quella di erogare il 5% che ancora manca per le federazioni e il 30% per gli enti di promozione, così possano riallocare parte dei contributi già assegnati, ma attraverso precise linee guide che vorremmo adottare nei prossimi giorni" ha concluso Cozzoli. "Il nostro impegno è sostenere le associazioni sportive dilettantistiche, sono quelle che rischiano di più alla riapertura perché' hanno subito i maggiori danni, vogliamo aiutare le famiglie a mandare i figli nei centri estivi se sarà possibile, rilanciare lo sport nella scuola a settembre, lavorare con famiglie e associazioni perché' nessun ragazzo rimanga escluso per mancanza di risorse economiche, e vogliamo sostenere gli over 65".