"Il tema dei centri estivi, strutture in grado di coinvolgere tanti ragazzi, è molto caro a me e anche alla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, con la quale abbiamo avviato già da settimane un lavoro importante, anche ascoltando le realtà territoriali, il ministero della Salute e il Comitato tecnico scientifico per produrre delle linee guida da sottoporre proprio al Cts. Poi tutto dipenderà dalla validazione delle stesse linee guida e dall'evoluzione effettiva della crisi sanitaria". Lo ha dichiarato il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora nell'interrogazione a risposta immediata davanti alla VII Commissione Cultura della Camera. "Con la Sport e Salute stiamo preparando un piano di contributi economici per aiutare i centri estivi che avranno bisogno di risorse per tenere in piedi questa importante attività", ha concluso Spadafora. "Nel nuovo decreto, che speriamo di approvare presto, ci saranno certamente delle risorse a fondo perduto per lo sport di base. Nel decreto di marzo abbiamo già inserito un contributo per i collaboratori sportivi e abbiamo poi istituito un fondo di 100 milioni presso l'Istituto per il credito sportivo, anche se non a fondo perduto, ma con una precisa direttiva che per almeno il 70 per cento i finanziamenti vadano alle società e alle associazioni sportive dilettantistiche. Ora stiamo prevedendo delle risorse a fondo perduto, ma non sono ancora in grado di dare conferme sulla cifra esatta perché' sono in corso le trattative con il Mef. Nel prossimo decreto - che avrà misure valide dal 18 maggio e per le successive due settimane per rispettare le indicazioni che ci vengono date e per monitorare dunque i dati sanitari - spero possa esserci la data certa di riapertura di tutte le strutture sportive. Il mio auspicio è che tutti possano ripartire entro fine mese. Il mio parere e quello del Governo è che si debba andare nella direzione di dare fiducia e riaprire anche le strutture sportive, ma sempre in sicurezza e nel rispetto della salute di tutti, compresi i gestori degli impianti. Il nostro impegno è quello di produrre rapidamente i protocolli necessari per la ripartenza, perché' un conto è aprire un circolo, un conto una palestra, un altro ancora una piscina". Felice Mariani, deputato del MoVimento 5 Stelle, a margine del question time in Commissione Cultura ha poi aggiunto: "La necessaria chiusura della scuola ha catapultato gli adolescenti in una realtà surreale, priva di contatti sociali esterni, attività sportive e sfoghi fisici. Per questo giudico positivamente sia l'impegno preso oggi dal ministro Spadafora che le parole della ministra Azzolina la quale sta lavorando per disporre gli spazi scolastici idonei per i centri estivi. Le altre attività ludiche ed educative devono potersi svolgere in modo da coniugare la salute con i principi di socialità. Tra i luoghi consoni ci sarebbero i cortili, le palestre delle scuole ma anche – e aggiungo soprattutto - i centri sportivi. I circa 100mila centri, che coinvolgono circa 20 milioni di cittadini utenti e un milione di lavoratori in tutta Italia, sono allo stremo e vicini al collasso. In questa fase 2, i centri estivi possono rappresentare quindi un valido incentivo per tutte le associazioni sportive che negli ultimi mesi hanno dovuto interrompere la loro attività".