"Le misure decise dal Governo consentono all'Istituto per il Credito Sportivo di mobilitare risorse per oltre 100 milioni di euro a disposizione di società sportive dilettantistiche e associazioni sportive dilettantistiche, ma anche federazioni, discipline associate ed enti di promozione. Il provvedimento avrà piena attuazione a partire da questa settimana, compatibilmente con la pubblicazione del decreto che stabilirà i criteri di accesso al fondo di garanzia, e ci consentirà di andare sul mercato sportivo con un'offerta che è assolutamente una novità per noi: in 62 anni di attività questa banca ha finanziato circa l'80% delle infrastrutture sportive, ma mai si era confrontata col tema della liquidità". Queste le parole del presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo Andrea Abodi, nell'audizione di fronte alle commissioni riunite Finanze e Attività produttive sul decreto 23/2020 "recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché' interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali". "Il provvedimento è stato approvato l'8 aprile e in questi venti giorni abbiamo costituito quasi una banca parallela – ha sottolineato Abodi - Per questo ringrazio il direttore generale e tutti quanti per l'impegno sotto il punto di vista del capitale umano e anche del capitale tecnologico, non predisposto per una platea così ampia di potenziali beneficiari della misura. Parliamo di circa 100 mila unità: è molto importante che si sia aperto questo canale per dare sostegno a chi ne ha bisogno, perché' in particolare le società e le associazioni dilettantistiche rappresentano la base sociale della piramide sportiva, la componente più fragile e più esposta". Il presidente del'Ics ha poi spiegato i dettagli del finanziamento: "Ci sarà un tetto di 25 mila euro per società e associazioni dilettantistiche, parametrato al 25% del fatturato relativo al bilancio 2019 - ha dichiarato Abodi - Il finanziamento, al quale abbiamo destinato 30 milioni, sarà a tasso zero e senza garanzie. Stiamo peraltro operando di concerto con l'ufficio dello sport del ministro Spadafora per poter ottenere una garanzia di ultima istanza dello Stato". "La restituzione del capitale avverrà in sei anni - ha aggiunto Abodi - ma per i primi due anni non ci saranno rate da pagare per dare sollievo a queste realtà. Dal terzo al sesto anno saranno previste rate mensili. Nell'arco dei prossimi due mesi erogheremo risorse a un numero di soggetti che normalmente assistiamo in molti anni: non è un tentativo preventivo di deresponsabilizzarci, ma devo rendere noto alle commissioni lo sforzo che stiamo facendo e con grande orgoglio portiamo avanti perché' il nostro contributo va alla fascia più debole del mondo sportivo. Questa banca non si tira indietro, anzi si complica un po' la vita perché' credo che questo sia il viatico migliore per poter raggiungere gli obiettivi dei nostri beneficiari e dunque del nostro Paese".