Un piano straordinario per rilanciare lo sport aiutando le persone, le società e le associazioni sportive dilettantistiche. Il Ministero per le politiche giovanili e lo sport ci sta lavorando giorno e notte durante queste settimane di emergenza sanitaria e lo sta facendo in sinergia totale con Sport e Salute. L'obiettivo è chiaro: aiutare il mondo dello sport a superare i problemi economici prodotti dall'interruzione forzata dell’attività e rilanciare tutto il movimento con nuove iniziative. "Bisogna utilizzare questo momento per pianificare il futuro - osserva Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, in contatto in questi giorni anche con il numero uno della FGI Gherardo Tecchi, che sta collaborando con un’attività di costante monitoraggio del movimento della decana delle Federazioni Sportive Nazionali e delle sue realtà distribuite su tutto il territorio nazionale, molte delle quali patrimonio storico e culturale del nostro Paese - Lo sport ci insegna a essere sempre pronti, noi dobbiamo cogliere questa esperienza del coronavirus per lanciare nuove iniziative con strategie inedite per scendere in campo con una nuova forza". Le idee di base sono chiare: "Vogliamo portare un beneficio alle persone – spiega Cozzoli - perché questa sarà un'estate particolare, di lavoro e non di vacanza, e dunque dobbiamo pianificare attività per i bambini, per gli over 65 e anche per sostenere le aree di disagio sociale". Ma nel piano straordinario del Governo ci sarà grande attenzione anche per Associazioni sportive dilettantistiche e Società sportive dilettantistiche, oltre 1300 soltanto quelle affiliate alla Federginnastica. "Sport e Salute può essere il motore per la ripartenza del Paese attraverso lo sport - dichiara Cozzoli - In questo senso vorremmo essere ambiziosi e andare al di là delle misure finora previste a sostegno del mondo sportivo. Vogliamo sostenere e agevolare le Associazioni sportive dilettantistiche e le Società sportive dilettantistiche prevedendo nuove attività che possano mettere in condizione queste realtà di lavorare e dunque ripartire". Per Cozzoli, insediatosi a capo di Sport e Salute appena un mese fa quando l'emergenza sanitaria era appena cominciata, la prima sfida è stata subito dura. "Ho trovato una società che ha all'interno capacità straordinarie da valorizzare - racconta il dirigente pugliese - In questo primo mese tutto il management ha lavorato notte e giorno, anche nei weekend: voglio ringraziare tutti, oggi posso dire che la società è partita bene, con grande entusiasmo e grande progettualità". Nell'ultima settimana Sport e Salute ha gestito le numerose richieste dei collaboratori sportivi per l’indennità stanziata dal Governo per l'emergenza sanitaria. "Sul nostro sito siamo passati da 45 utenti al minuto a 34 mila - rivela Cozzoli – Il primo giorno abbiamo avuto 450 mila accessi e nel primo minuto, alle ore 14 di martedì scorso, abbiamo gestito 11mila prenotazioni. Dati che ci hanno colpito molto, ma sta procedendo tutto bene, ci eravamo organizzati anche per un'affluenza più importante in modo tale da evitare sovraffollamento. Questa settimana ha fatto fare un salto di qualità a Sport e Salute che per la prima volta, nella sua breve storia, si è trovata a confrontarsi con gli operatori sportivi. Abbiamo nella promozione dello sport per tutti e del valore educativo dello sport la nostra mission e continueremo a perseguirla, ma da martedì vogliamo essere concretamente al fianco dei lavoratori sportivi per essere realmente il motore di questo mondo".