DUE PICCOLE AZZURRE ALLA CONQUISTA DEL WEST
Dopo l’incontro di Jesolo dei primi di marzo l’Italia femminile ritrova l’America, questa volta a casa loro. Un’avventura indimenticabile per due piccole promesse azzurre nel famoso “Carolyi Camp” di Huntsville, in Alabama. Paola Galante (Brixia Brescia) e Serena Licchetta (la Rosa Brindisi), accompagnate da Michela Francia, sono arrivate a Houston dopo quasi 24 ore di spostamenti: da Brescia fin negli States, via Paris. Le ha accolte un clima caldo, con 32° alla sera e l’85% di umidità. Il Centro tecnico fondato da Bela Carolyi, il mitico allenatore di Nadia Comaneci, e dalla moglie Martha, una donna incredibilmente forte e di grande personalità, si trova immerso in un bosco della Contea di Madison. “Eravamo alloggiate in casette di legno – racconta la Francia - e l'unica cosa che sentivi erano i versi degli animali, uno scenario bellissimo a contatto con la natura. La prima mattina, ancora stordita dal jet lag, mi sono svegliata alle 4.30 e non riuscendo a riprendere sonno sono uscita a fare due passi. Ebbene, a non più di 4 metri da me ho visto sfrecciare tra gli alberi una specie di cinghiale, un cavallo si è imbizzarrito e in un baleno ho visto una decina di bestie selvatiche, tra le quali due dromedari, darsi alla macchia”. Tutto un altro scenario in palestra, attrezzata, tecnologica. Tra quelle mura si respira la magia e la storia di enormi sacrifici, ripagati con grandi risultati, ormai nel mito della Ginnastica. Le nostre atlete entrano in contatto con la squadra stelle e strisce che sta preparando i Giochi di Pechino. Sono gomito a gomito con tante colleghe che si stanno giocando la convocazione per la Cina. Loro, ancora junior, rubano informazioni nella speranza di trovarsi nella stessa situazione nel 2012. “Questi scambi culturali sono sempre interessanti – continua Michela - specialmente per noi allenatori. Il fatto stesso di confrontarsi e scambiarsi esperienze ti arricchisce e ti rende consapevole del lavoro da svolgere per far salire il livello della nostra ginnastica. Certo, guardando le americane il pensiero ricorrente è che il gap tra noi e loro sia ancora considerevole”. Ma non è stata soltanto una gita di piacere, perché le azzurrine, svestita la tuta, si sono confrontate con le altre partecipanti allo stage. Insieme all’Italia del Vecchio Continente c’era soltanto la Germania, poi Venezuelane, Colombiane, Canadesi e, naturalmente, ben sette Statunitensi. Nessuna giudice europea e le nostre erano le uniche junior in gara. “Quando Darling Hill – ci rivela la tecnica di Brescia - che io ho ribattezzato «the jumper» per la sua acrobatica spaziale, si è rivolta alla Licchetta dicendole «...you are so small... », Serena mi ha guardato e, dopo averle tradotto la frase, ha risposto simpaticamente «I'm junior... ». Allora l’americana, compresa la gaff, ha stretto i denti e ha esclamato: «Oh sorry!!»”. Ad ogni modo non sono mancati i complimenti e le strette di mano di tutte le partecipanti nei riguardi di Paola e Serena, che nell’All-around si sono piazzate, rispettivamente, in 5ª e 11ª posizione. La Galante, con una prova pulita e determinata, senza cadute e il totale di 57.40 si è assestata dietro al quartetto senior USA: Hong (60.65), Priess (59.05), Memmel (58.50) e Larson (57.60). La brixiana è stata la prima delle ospiti ed ha guadagnato con 14.95 l’accesso ad una finalina alle Parallele. La Licchetta ha pagato un errore nel salto dietro carpiato alla trave ma con grinta e serenità è riuscita a completare una buona prova. La formula amichevole dell’incontro prevedeva che, indipendentemente dalla classifica, le ginnaste potessero scegliere due attrezzi a testa per giocarsi la finale. La pugliese è andata su parallele e corpo libero, mentre la lombarda agli staggi ha aggiunto la trave. Spregiudicate, divertite e divertenti, le due italiane hanno affrontato le ulteriori verifiche con esiti stupefacenti: terza Paola, che con 15.30 si inchina soltanto alla campionessa del mondo 2005 Chellsie Memmel e ad Ashley Priess, battendo di un decimo la leader all-arounder Ivana Hong. La Licchetta, invece, finisce nona con 13.40 - come la Galante alla trave (14.25) - ma al corpo libero Serena sfiora il podio, con una quarto posto da 14.05, dietro il terzetto stars and stripes Sacramone, Larson e Hill.