La Sala Polivalenta di Cluj Napoca, adiacente allo Stadio di Calcio, ha acceso le luci sulla VII edizione degli Europei individuali di Ginnastica Artistica. Nella cittadina che ha dato i natali a Béla Károlyi, l’allenatore di Nadia Comaneci, oggi era il turno della prova podio maschile. L’Italia del DTN Giuseppe Cocciaro, inserita nella seconda e nella terza delle tre suddivisioni uomini, si presenta sugli attrezzi rumeni con Carlo Macchini, Stefano Patron e Marco Sarrugerio. I primi due aprono alla sbarra, con il marchigiano - impegnato soltanto in questa specialità - che sbaglia il Kovac avvitato. Il coach degli azzurri Maurizio Allievi, affiancato da Gianmatteo Centazzo e Andrea Massaro, chiede a Macchini di riprovarci e il ventenne della Pro Carate completa il suo programma. Al corpo libero tocca a Sarrugerio in coppia con Patron, l’unico, insieme a Lorenzo Galli, impegnato sui sei attrezzi. A parte qualche piccola imprecisione sugli arrivi, la rotazione scivola via senza problemi, sotto gli occhi del capo delegazione Valter Peroni e dei giudici Massimiliano Villapiano e Antonio Zurlini. Il milanese della Juventus Nova Melzo e il mestrino proseguono insieme fino alla fine. A cavallo con maniglie, anelli, volteggio – salta solo il talento della Spes eseguendo il suo Tsukahara con un avvitamento e mezzo - e parallele i nostri ragazzi mostrano una buona ginnastica. Nel turno successivo scendono in campo gara gli altri tre italiani: Lorenzo Galli, che avevamo lasciato agli Europei di Berna tra le migliori otto potenze della sbarra juniores e tra i più interessanti giovani generalisti, Tommaso De Vecchis e Marco Lodadio. L’unico a farsi tutte e sei le rotazioni è proprio il 18enne dell’Eur Roma, che apre la sessione al volteggio con uno Tsukahara e due avvitamenti. Né lui, né Patron faranno il secondo salto per la finale sui 25 metri. Alle parallele si aggiunge Timmy ma è alla sbarra che il comasco migrato alla Ginnastica Salerno darà il meglio di sé. Imbeccato da un esperto come Allievi, il venticinquenne azzurro mette in fila un Kovacs avvitato, un Gaylord due, un Voronin e un altro Kovacs, strappando applausi. Lorenzo conclude a terra la seconda diagonale del corpo libero. Tabak da rivedere ma il successivo cavallo è bello che domato, o quasi. De Vecchis non solo resta in sella, si concede addirittura un galoppo. Dulcis in fundo, sul castello degli anelli ci sale un piccolo principe che ai Castelli c’è nato. Il frascatano Marco Lodadio, 160 centimetri di nobiltà d’animo, cresciuto da Gigi Rocchini tra Vigna Pia, l’Acqua Acetosa e Civitavecchia, si iscrive al club dei grandi anellisti del pianeta, al cospetto del più grande del momento, l’olimpionico greco Eleftherios Petrounias. Il baby bronzo al volteggio di Birmingham 2014 potrebbe essere la sorpresa di questa rassegna balcana. Domani, dalle 10.00 (le 9.00 in Italia), il palco si tinge di rosa. Largo alla Femminile, con il trio di Casella – Maggio, Mori e Grisetti (confermata la rottura del legamento crociato anteriore per la Busato) - diviso tra la seconda suddivisione (dalle 13.30, ora locale) e la terza (via alle 16.00 di Cluj).

Clicca qui per vedere la photogallery completa - Foto Filippo Tomasi/FGI