(da: "la Gazzetta di Parma" di martedì 30 dicembre 2003)

Da ventisette anni alla guida dell'ente Da sette mandati è alla guida del Coni provinciale. Ha già festeggiato le nozze d'argento. Carlo Serioli, con i ventisette anni trascorsi alla guida del massimo ente sportivo, è di certo una delle figure più popolari e rappresentative a livello provinciale. E' un'istituzione, un personaggio carismatico.
«E' stato un anno ricco di soddisfazioni - spiega Serioli analizzando i risultati sportivi ottenuti nel 2003 - in quanto atleti di casa nostra hanno raccolto titoli a livello mondiale, europeo e nazionale. Come comitato provinciale del Coni possiamo affermare che l'attività sportiva è stata ulteriormente sviluppata soprattutto a livello giovanile. In particolare è stata intensificata l'attività a livello delle scuole elementari. Attualmente siamo presenti in quindici comuni con oltre duecentocinquanta plessi scolastici con l'insegnamento della pratica motoria ad oltre seimila alunni. L'80% delle classi comunali hanno aderito al progetto Coni-giovani, grazie anche alla collaborazione dei vari comuni che ci sostengono economicamente. Un'attività svolta da quarantotto insegnanti di Educazione fisica e da otto tecnici federali».
Dovendo assegnare un Oscar di merito ad un atleta a chi lo consegnerebbe?
«Sceglierei l'amazzone Robinia Schiaretti che ha vinto un titolo mondiale a squadre, al giocatore di bridge Francesco Mazzadi ed alla ginnasta Giorgia Benecchi ed al nuotatore Federico Bocchia che sta svolgendo un'attività a livello europeo».
A livello di disciplina ne esiste una che nell'anno che si sta spegnendo ha registrato un boom di partecipazione e di risultati agonistici?
«Penso che la ginnastica abbia effettuato passi da gigante anche grazie alla proliferazione di società. Come risultati ottenuti e come aumento di società penso proprio che si debba segnalare la federazione di ginnastica».
C'è stata una pagina nera dello sport locale nel 2003?
«Più che una pagina nera potrei parlare di delusione ed in questa luce potrei parlare del Cus Ceci baseball dal quale ci si aspettava sicuramente di più».
In un'ottica regionale a che punto colloca la provincia di Parma?
«Il numero delle società affiliate (cinquecentosessanta n.d.r) penso ci ponga sul podio alle spalle di Bologna e di Modena ed in concorrenza con Reggio Emilia. Se invece consideriamo anche gli Enti di promozione che annoverano un migliaio di tesserati la posizione a livello regionale potrebbe far registrare un miglioramento nella graduatoria».
C'è un impianto che le piacerebbe che venisse realizzato in un Comune della provincia di Parma?
«Diventa difficile rispondere perchè come impiantistica sportiva la nostra provincia è ad un ottimo livello. Non c'è Comune nella nostra provincia che non disponga almeno di un impianto sportivo. Ci sono Comuni coma Salsomaggiore, come Fidenza come Torrile che dispongono di una serie di impianti degni di una Cittadella dello sport».
In questi ventisette anni spesi a favore dello sport come presidente del comitato provinciale del Coni c'è qualcosa di cui va maggiormente fiero?
«L'operazione per la quale mi sono battuto con grande determinazione e da molto tempo è stata sicuramente l'ingresso dell'attività sportiva nelle scuole elementari. Ho iniziato, senza molta fortuna, con i corsi per i maestri. Oggi poter vedere gli alunni delle elementari svolgere la pratica sportiva rappresenta per me una immensa soddisfazione. E' un progetto al quale ho lavorato per oltre due lustri e da tre anni ho visto coronati con successo i miei sforzi».
Nel prosieguo del suo mandato che sogno vorrebbe veder realizzato?
«Vista la situazione che il Coni sta attraversando in questo momento che sembra dare segni di ripresa anche sotto l'aspetto economico auspico che ci sia una continuità di impegno. Vorrei poter offrire la mia collaborazione anche nel momento in cui lascerò questo incarico».

Gian Franco Bellè