(ANSA) - MILANO, 7 APR - E' stato per il mondo intero il signore degli anelli. Ma non torna alle gare per riconquistare il trono, ne' per nostalgia di un passato glorioso. Juri Chechi, 35 anni, un oro olimpico e cinque titoli mondiali alle spalle, ha annunciato oggi il suo ritorno allec ompetizioni ''solo perche' me la sento. Per questo vado agli Europei di Lubiana. Ma se dovessi rendermi conto che ad Atene un risultato di prestigio non e' alla mia portata, non partiro' neppure''.
Non e' per un senso di rivalsa che Juri Chechi ha deciso di tornare a cimentarsi ad alto livello con quell'attrezzo che il 12 maggio del 2000 gli sradico' dal braccio sinistro il tendine bicipite brachiale. Lui, che a Sidney avrebbe potuto consacrarsi dopo Atlanta, fu costretto a guardare quelle olimpiadi alla televisione. ''Ma non e' per un senso di rivincita che ho deciso di riprovarci - ha detto oggi a Milano, dove nel centro di via Ovada (la Coverciano della ginnastica italiana) il presidente federale, Riccardo Agabio, ha presentato la squadra in partenza per Lubiana -. Questo non e' uno sport dove si possono prendere decisioni emotive. Non nascondo che sono preoccupato e perplesso''.
La grande differenza dal giorno dell'infortunio ad oggi per Chechi e' che nel frattempo e' diventato padre. ''Dal punto di vista psicologico e' importantissimo, soprattutto per conoscere i propri limiti''. Anche per questo Chechi aveva programmato il rientro all'attivita' agonistica solo in vista dei giochi di Atene e solo come un'ipotesi. Senonche' l'indisponibilita' di due atleti di livello come Coppolino (infortunato) e Cassina (influenzato) ha di fatto aperto le porte al ginnasta di Prato per un rientro anticipato.
L'ex campione olimpico sara' con la squadra agli Europei di Lubiana in programma dal 14 al 18 aprile. Appuntamento di assoluto livello, visto che saranno presenti 38 Paesi, 155 ginnasti per 34 giudici. Ma a Lubiana Chechi non sara' in cerca di un risultato, solo di una conferma: quella di essere degno delle Olimpiadi. ''Se mi accorgessi che non posso neppure aspirare alla finale, allora ad Atene non ci vado - ha sottolineato Chechi, che per il rientro all'attivita' agonistica si e' dimesso dalla carica di vicepresidente della federazione -. La ginnastica e' una cosa seria. Oggi so di essere sul 9,50. Se il 9,70 fosse alla mia portata, allora sarebbe fatta. Da questo punto di vista gli Europei sono un test''.
Per partire per Lubiana Chechi e' stato cosi' costretto ad anticipare il suo programma. In Slovenia non cerchera' la prestazione eccellente, solo la conferma di un'ipotesi. Importantissima. Perche' non solo lui, ma l'intera compagine azzurra sapra' se potra' contare su Juri Chechi come portabandiera dell'Italia ad Atene.
''Ieri abbiamo fatto dei test importanti - ha spiegato l'allenatore, Bruno Franceschetti - e sono molto soddisfatto della squadra. Con Coppolino e Cassina avremmo potuto aspirare al podio. Con Juri no. Ma lui sa bene che e' la sua prima gara dopo molto tempo, difficile pensare che sia ottimale. Quanto alla preparazione, e' lui il primo giudice di se stesso''.
Con Chechi sono stati convocati per Lubiana Alberto Busnari (26 anni, cavallo con maniglie), Stefano Ceccarelli (21, parallele), Matteo Morandi (23, anelli), Enrico Pozzo (23, corpo libero). Una curiosita': vestiranno di nero con una striscia tricolore ai lati. E' infatti questo il colore della nuova divisa della nazionale, targata 'Freddy'.

(Luciano Clerico - ANSA)

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