Trentadue anni dopo l’edizione del 1985, i Mondiali di Ginnastica Artistica stanno per fare il loro grande ritorno nella città di Montreal. Da lunedì 2 ottobre fino a domenica 8, oltre 450 ginnasti in rappresentanza di 72 paesi si contenderanno il titolo sulla pedana dell’emblematico Olympic Stadium.

Solo individuale – Nell’anno post olimpico è sempre previsto un campionato del mondo individuale e non di squadra. Ciò significa che saranno 12 i titoli in palio: cinque nella femminile (concorso generale, volteggio, parallele asimmetriche, trave e corpo libero) e sette sul fronte maschile (concorso generale, corpo libero, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele pari e sbarra). Massimo quattro donne e sei uomini - per un totale di dieci atleti a nazione – possono partecipare ai turni di qualificazione. Tre ginnasti per nazione possono gareggiare su ogni attrezzo ma solo due con lo stesso passaporto possono aggiudicarsi l’accesso alle finali All-around e di specialità.

L'Imperatore Kohei – Dal suo primo oro mondiale, vinto a Londra nel 2009, Uchimura ha deciso di non scendere più dal gradino più alto del podio iridato. La serie di otto titoli individuali del nipponico è qualcosa di assolutamente inedito nella disciplina dei grandi attrezzi, motivo per cui Kohei è da molti considerato il più grande ginnasta di tutti i tempi. Anche se la sua egemonia pare sempre più compromessa dall’ucraino Oleg Verniaiev, capace ai recenti Giochi di Rio di ridurre a meno di un decimo di punto il divario con l’imperatore.

Una nuova regina– nell’emisfero della GAF la kermesse canadese dovrà inevitabilmente incoronare una nuova regina: dopo aver dominato quattro edizioni di fila, dal 2013 al 2016, e aver conquistato dieci ori mondiali e quattro olimpici, finiti i Giochi carioca Simone Biles ha deciso di prendersi una pausa. Oltretutto l’unica ginnasta iscritta alla competizione che può vantare già un titolo All-around è l’azzurra Vanessa Ferrari – campionessa del mondo ad Aarhus nel 2006 – che però quest’anno ha in programma di esibirsi solo ai suoi due attrezzi di punta, trave e corpo libero.  

In difesa dell’oro – Uchimura arriva in Nord America con in tasca il titolo individuale ma anche con quello alla sbarra. Tuttavia, non è l’unico ad essersi portato via una medaglia d’oro da Glasgow ad essere atteso in Québec: Kenzo Shirai, Max Whitlock, Eleftherios Petrounias, Maria PasekaFan Yilin faranno il possibile per conservare le rispettive corone. Uchimura (All-around), Whitlock (corpo libero e cavallo) e Petrounias (anelli) sono anche campioni olimpici al pari di Verniaiev (parallele pari) e Sanne Wevers (trave), presenti a Montreal.

Nuove regole per il pari merito – In Scozia, due anni fa, le parallele asimmetriche assegnarono quattro titoli di specialità. Un episodio che non è destinato a ripetersi in Canada, visto che il nuovo regolamento prevede che l’ex aequo si sciolga come avviene ai Giochi Olimpici. Se due o più ginnasti ottengono lo stesso punteggio totale, quello con l’esecuzione migliore avrà la meglio. Se il pari merito persiste, sarà la difficoltà più alta a determinare lo scioglimento. Nel concorso generale la somma dei tre (donne) o cinque (uomini) punti più alti stabilisce la classifica finale.