MONDIALI DI GINNASTICA RITMICA 2003
COMUNICATO STAMPA N° 6

Budapest 28-09-2003
L’Italia conferma di essere una delle più forti espressioni della ritmica al mondo e nello spazio di pochi minuti sale per due volte sul podio. Due bronzi, alle spalle di Bulgaria e Russia apparse sempre piu’ avvicinabili. Una premessa importante in vista di Atene 2004. Nella prima prova, quella dei cinque nastri, le azzurre Elisa Blanchi, Marinella Falca, Daniela Masseroni, Pamela Mastroianni, Francesca Pasinetti e Elisa Santoni sulle note di “Speed” hanno proposto un esercizio di altissimo valore artistico, 9.200, coinvolgente, sempre con gli attrezzi in volo. Il 23.550 finale e’ frutto anche di un 7.300 di valore tecnico e di un 7.600 di esecuzione. Meglio solo la Bulgaria, 24.950 e la Russia, 25.200. A sorpresa e’ crollata l’Ucraina, che ha commesso vistose sbavature, tanto da chiudere la classifica delle migliori otto. Incerta anche la prova della Bielorussia, che e’ stata superata al quarto posto dalla Cina.
Ricca di suspence la gara nei 3 cerchi due palle. In questa prova c’era voglia di rivincita soprattutto nei confronti della Bielorussia, dopo la beffa subita nel primo concorso, punteggio uguale ma bronzo alle avversarie. Italia in pedana con Marinella Falca al posto di Francesca Pasinetti, come previsto. Lo Sportarena di Budapest ha riservato applausi a scena aperta per le difficoltà presentate dalle azzurre sulle note del Principe d’Egitto. La squadra azzurra, secondo molti osservatori, ha regalato la prova più ricca di espressività e di fantasia del mondiale, una continuo fuoco d’artificio di lanci e originalità. Non a caso la parte artistica e’ stata superiore a tutte le altre formazioni, 9.250, maggiore addirittura della Russia, ferma a 9.20. La differenza con Russia e Bulgaria e’ stata avvertita dalla giuria per il livello tecnico. L’Italia e’ stata valutata 23.550, contro il 24.950 della Bulgaria e il 25.200 della Russia. Una prova, quella delle azzurre positiva non solo per le medaglie ma anche perché le azzurre di Emanuela Maccarani, Eva D’Amore e Nathalie Van Cauwenberghe hanno saputo fare meglio del primo concorso. Con loro ad Atene vedremo l’individualista Laura Zacchilli. Nonostante la tensione e l’alta concentrazione oggi si e’ avuta la conferma che nel mondo della ritmica si parla anche italiano. Queste medaglie erano attese dal 1992, dove ai mondiali di Bruxelles l’Italia aveva conquistato un argento e un bronzo nelle finali di specialità, competizione non valida per la qualificazione olimpica.
Soddisfatto l’ambiente federale e il team, a partire dalla direttrice tecnica Marina Piazza al presidente Riccardo Agabio che ha seguito tutte le giornate di gara insieme al vice presidente Yuri Chechi e Isabella Zunino Reggio consigliere federale.

Ufficio Stampa Federazione Ginnastica d’Italia

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