Sofia (2-6) L'ottava edizione dei mondiali di aerobica introduce la novita' della qualificazione e delle finali nello stesso giorno. Un elemento di non poco conto, salutato con evidente soddisfazione soprattutto dai ginnasti presenti qui a Sofia. Domani al via ci saranno percio' subito i primi verdetti per individuale maschile e coppia.
Per chi come me e' impegnato su tre fronti (singolo, trio e gruppo, ndr.) - afferma Vito Iaia - vuol dire potermi dedicare pienamente ad un solo esercizio alla volta, mentre prima non era raro dover competere per piu' qualificazioni nella stessa giornata con grande dispendio di energia, soprattutto mentale." Il ventunenne di Francavilla e' cresciuto molto dall'esordio mondiale di Klaipeda due anni fa. Una vittoria e un secondo posto in coppa del mondo a Lipsia e a Montlucon, e il bronzo agli ultimi europei di Debrecen lo posizionano di fatto tra gli aspiranti al podio. Gli avversari? Quelli di sempre. Il francese Alcan su tutti, ma anche il russo Marchenkov e l'intramontabile Jonathan Canada.
La coppia Lecis/Satti, argento iridato in Lituania, trovera' sulla sua starda la solita Romania, gli spagnoli e la coppia bulgara, che potrebbe essere "trainata" in virtu' del fattore casalingo. Gli altri azzurri in gara domani sono la coppia Toschi/Pagliuca, al loro primo mondiale e Simone Mancini nell'individuale.
Quello dei giudizi fortemente contrastanti rimane un aspetto non risolto, talvolta imbarazzante, in una disciplina giovane, e' vero, ma alla quale il presidente mondiale Bruno Grandi ha da tempo rivolto la sua attenzione per cercare di arginarne almeno i casi piu' eclatanti. Tramontata per il momento l'ipotesi dell'istituzione di una "supergiuria" da formare a cura di esperti FIG e a cui affidare a sua volta la formazione di altri giudici, sulla falsariga di quanto gia' visto con la ritmica, per ora si continua col metodo dell'ammonimento e, per i casi piu' gravi, con la reprimenda. Bastera'?