Bellissima Romina, in un body bianco su dolcissime note di musica classica, pare il cigno del Lohengrin. Qualche piccola perdita di equilibrio, ma l’esercizio scorre via elegante e sinuoso. Alla fine il 14.950 pare addirittura riduttivo, anche se un po’ di convinzione in più potrebbe fare la differenza. Brivido caldo per Beatrice, che si lascia scivolare la clavette proprio in avvio, ma poi seduce la giuria con una prova passionale ed un’esecuzione da 7.9. Il totale della Zancanaro(15.075), in un rosso Valentino, è il miglior punteggio delle azzurre nella specialità odierna. L’ultima ad uscire è Julieta, che su un brano ritmato e popolare esibisce la solita destrezza nel maneggio dell’attrezzo, pur sembrando più tesa e contratta del solito. Peccato per l’ultimo lancio mal calibrato che costringe la Cantaluppi a correre dietro alla clavetta sull’angolo basso, a sinistra della pedana. Il recupero volante, prima di uscire dalla linea, non le evita uno 0.30 di penalità per la rincorsa ed un punteggio di esecuzione (7.45)che la inchioda ad un 15 tondo. Complessivamente la prova delle italiane lascia un’impressione positiva sia sugli spalti che tra gli addetti ai lavori. Le ginnaste continuano ad esibire un’ottima preparazione, con elementi di grande difficoltà. L’Italia alle clavette totalizza 45.025, un risultato più basso rispetto al 45.175 nel cerchio di ieri pomeriggio, che ci consente però di scavalcare la Cina e di rimanere davanti a Giappone e Corea.
LAURITO – 14.950 Ex. 7.75; Art. 7.1; Diff. 7.3
ZANCANARO – 15.075 Ex. 7.9; Art. 7.350; Diff. 7.00
CANTALUPPI 15.000 Ex 7.45; Art. 7.6; Diff. 7.5