Finale a Squadre Maschile al fotofinish tra Cina e Giappone ai Campionati del Mondo di Ginnastica Artistica. I padroni di casa, malgrado due cadute al corpo libero e alle parallele, superano di un solo decimo i rivali nipponici conservando il titolo iridato vinto proprio a Tokyo nel 2011. Non riesce così a Uchimura e compagni, protagonisti di una gara pulita e di altissimo livello, l’impresa di restituire lo sgarbo e rovinare ai cinesi i festeggiamenti del loro National Day, nel 65° dalla fondazione della Repubblica Popolare. In un Guangxi Sports Center Gymnasium pieno in ogni ordine di posti (oltre 9.500 a sedere, con tanta gente rimasta fuori dei cancelli), gli olimpionici, sono riusciti a recuperare il terreno perduto dopo l’errore di Cheng al corpo libero, di Deng alle parallele e un turno faticoso al cavallo, chiudendo a quota 273.369 grazie all’impressionante 15.966 di Zhang Chenglong alla sbarra, proprio all’ultimo attrezzo della sesta e conclusiva rotazione. Una specie di calcio di rigore, insomma, che ha punito oltremisura il Giappone, costretto all’argento con 273.269. A quest’ultimo non è bastato un corpo libero straordinario, impreziosito da specialisti come Shirai e Uchimura ed un cammino spedito, eccetto forse agli anelli. Il campione olimpico e quattro volte iridato, tra l’latro, non è salito alle parallele, forse per risparmiare un po’ di energie in vista della finale all-around di dopo domani (diretta Rai Sport 2 dalle 13.00 alle 16.00). Al terzo posto gli Stati Uniti che con 270.369 lasciano un’arrembante Gran Bretagna ai piedi del podio con 269.170. Soltanto quinta, invece, la Russia campione d’Europa in carica con il totale di 266.503. A seguire le altre, che per contenuti tecnici non hanno mai dato la sensazione di poter competere per una medaglia, il Brasile, che con un 263.562 lancia la sfida in vista dei Giochi di Rio, la sorpresa Svizzera (257.293) e una deludente Germania, ultima con 256.160. Domani tocca alla final eight femminile, in diretta su Rai Sport 2 dalle 13.00 alle 15.30 con il commento di Andrea Fusco, Igor Cassina e Carmine Luppino. L’Italdonne guidata da una Vanessa Ferrari in grande spolvero ripartirà dalla trave (prima del Giappone) con il seguente ordine di lavoro:



  • TRAVE – Marongiu, Campana, Ferrari

  • CORPO LIBERO – Mori, Ferrari, Fasana

  • VOLTEGGIO – Rizzelli, Ferrari, Fasana

  • PARALLELE ASIMMETRICHE – Campana, Mori, Ferrari


“La trave ti mette sempre apprensione – ci svela la romana dell’Esercito Italiano Giorgia Campana, allenata da Mauro Di Rienzo, che con la Fasana e la Ferrari era in squadra ai Giochi di Londra - ma dato che, in base ai sorteggi delle qualificazioni, ci siamo allenate tutta l’Estate ad iniziare da questo attrezzo, impostando così anche l’amichevole premondiale di Novara, in un certo senso, il fatto che la quinta qualificata, dunque l’Italia, dovesse seguire in finale lo stesso giro, non ci trova impreparate.  Io chiuderò la gara nel mio attrezzo preferito e speriamo di fare anche meglio di lunedì. Con la formula del tre secco (ossia delle 6 ginnaste in rosa gareggiano solo tre per specialità senza la possibilità di scartare alcun punteggio, dunque ogni errore individuale entra inesorabilmente nel totale della squadra, ndr.)  è possibile tutto, quindi magari anche agganciare la Gran Bretagna o più in generale approfittare degli sbagli altrui. Sempre sperando di far bene noi, ovvio. Qui a Nanning mi sto divertendo, amo la Ginnastica e sto bene con le mie compagne. Quindi, al di là delle pressioni e della posta in gioco, fare sport a certi livelli lo ritengo ancora un piacere, più che un dovere.  Le esordienti stanno andando molto bene, si sono conquistate il posto in squadra e adesso, al rientro, dovranno tornare in palestra per incrementare i punteggi di partenza. Mi ricordo quanto fossi agitata io al mio debutto al Mondiali di Tokyo, quindi comprendo cosa provino in questo momento. Però il lavoro paga sempre e all’Italia, sulla strada di Rio de Janeiro, serve l’aiuto e l’impegno di tutti”.  

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Nanning - Finale a Squadre Maschile