Un gruppo si vede dall’affiatamento dei suoi elementi. Dalle intese, dagli sguardi complici degli interpreti che ne fanno parte. Si gioca insieme, si vince o si perde insieme. Emanuele Caponera e Sara Natella sono armoniosi, entrambi sfoggiano l’eleganza di un cigno; Giovanni Liguori, napoletano verace del Trio (oggi sugli spalti a fare il tifo) è esplosivo come Higuain; Paolo Conti, invece, appare docile, ma sotto sotto nasconde la grinta di un leone. Lui, così controllato, meticoloso e attento ai dettagli fa un po’ da ago della bilancia azzurra. Poi ci sono loro, Michela e Davide, due capitani dal cuore d’oro e i muscoli d’acciaio. E’ questo il gruppo dell’Aerobica italiana che ieri si è piazzato al terzo posto provvisorio, davanti a potenze mondiali come Francia, Ungheria e Korea e che oggi d’esperienza se ne è andato su, li dove siedono i vice campioni mondiali. Ma la forza del gruppo è pure quella degli allenatori e dei giudici – convocati a Incheon c’erano Gigliola Carosi, Vito Iaia, Monica Darone e Gloria Gastaldi, e di tutto lo staff tecnico che tra Latina e Milano lavora assiduamente per preparare questi ragazzi ai grandi eventi della Ginnastica. “E’ merito di tutti e ovviamente un ringraziamento particolare va alla Federazione e al Presidente Agabio per aver creduto in noi – ha spiegato la head coach della squadra - senza scordare le società che lavorano sul territorio. Grazie a questi sette fenomeni oggi ho realizzato il mio sogno”.  


 


 


Dall'inviato P.L. Girlando