Sofia (BUL) - La Delegazione azzurra di Ginnastica Ritmica fa ritorno in patria con due bronzi nelle tasche e tanta, tantissima esperienza in più sulle spalle. Ma c’è ancora gente sugli spalti dell’Arena Armeets. A consumare la pedana, infatti, ci pensa la campionessa iridata Yana Kudryavtseva (RUS), capace di far risuonare l’inno russo ben quattro volte di fila. Che avesse il “fattore x” non c’erano dubbi. Del resto il padre -  Aleksey Kudryavtsev - ha solo vinto una medaglia d’oro  alle Olimpiadi di Barcellona 92’ nella 4 x200 m stile libero. Ciascun attrezzo, classifica e podio a Sofia vede inciso il suo nome. Al cerchio le bastano 18.600 punti per relegare Melitina Staniouta (BLR) e  Jae Yeon Son (KOR) ai bordi del podio, rispettivamente a quota 17.950 e 17.900.  Con la palla, il trionfo le vale 18.750 punti. La connazionale Rita Mamun (18.450) si accontenta, si fa per dire, della piazza d’onore, mentre la koreana Son  è ancora bronzo, con 17.700.  Nell’esercizio con le clavette batte addirittura il record di miglior punteggio di tutta la gara, superando – con 18.800 -  lo score personale ottenuto nel concorso generale. Alle sue spalle ancora Mamun (18.550), brava a costringere Katsiaryna Halkina (BLR) sul terzo gradino con 17.800.  Finale con il nastro. La scalata porta la ginnasta del club Gazprom a quota 18.650. Melitina Staniouta (17.850) fa il bis d’argento, battendo di misura una Maria Titova da 17.650 punti.  Ricordiamo che nel concorso generale di sabato, le due italiane Veronica Bertolini (San Giorgio 79) e Alessia Russo (Armonia d’Abruzzo Chieti) hanno terminato la gara con un 16° e 19° posto, confermandosi tra le migliori All –arounder del panorama ginnico internazionale. 


 


 


di Pier Luigi Girlando