Se vi avessimo raccontato che l’Italia era finita davanti alla Russia avreste subito pensato ad una medaglia d’oro. Invece in questa pazza giornata, con gli attrezzi di traverso e un testacoda degno di una formula uno, l’Italia e la Russia sono finite in fondo alla classifica dei cerchi e delle clavette. Settime le Farfalle di Emanuela Maccarani con 16.766 (D. 8.600 E. 7.566) ed ultime le campionesse del mondo in carica con un inedito 15.991. “Una giornata storta può capitare anche ai migliori – ha detto il Presidente Agabio nel suo discorso finale alla Squadra – Avete gli esercizi migliori e ci avete lavorato tanto. Certo non bisogna sbagliare, ma nello sport, a volte, accadono cose che la ragione fa fatica a spiegare”. Ad approfittare di questo improvviso blackout delle rappresentative più forti, compresa la Bielorussia, oro con i nastri ma soltanto quarta con i due attrezzi, è stato soprattutto Israele, che conquista un meritato titolo con i cerchi e le clavette e l’argento nei nastri. Poi la Spagna e la Bulgaria, rimaste lontane dal vertice nel Concorso Generale ma più agguerrite che mai nelle finali di specialità odierne. “Il risultato che conta è quello dell’All-around – ha aggiunto il prof. Agabio, presente ad Holon nella duplice veste di Presidente Federale e di Capo Delegazione – Non vi ho mai visto sbagliare così neppure in allenamento. Sono stati errori banali, difficilmente spiegabili e per questo vanno subito archiviati. Come nel gioco del domino dopo la caduta di una, siete cadute tutte quante. Le giornate nere capitano, lo stesso discorso lo staranno facendo nello spogliatoio della Russia. Dimenticate in fretta questo Europeo, perché l’obiettivo è Rio de Janeiro.  Deve rimanere in voi la convinzione che potenzialmente siete in grado di batterle tutte. Le composizioni delle altre, seppur di valore, non valgono quelle create dalla nostra Maccarani, che sono la fine del Mondo. In pedana però ci andate voi, e non dovete fare la fine dello studente preparatissimo che per l’emozione fa scena muta. Adeso vi attendono altri impegni importanti, in Coppa del Mondo a Baku e Kazan e un incontro internazionale a Follonica. Due mesi di studio matto e disperatissimo per fare festa al momento giusto”. Intanto rimane l’amarezza per un Europeo che ci vede tornare, per la prima volta dopo oltre 13 anni, a mani vuote. La gioia per i successi delle junior, garanzia di continuità per un futuro che si preannuncia ancora ricco di soddisfazioni, viene parzialmente offuscata da un presente apparentemente triste. Il sesto posto con 17.675 nei 5 nastri, la specialità nella quale le azzurre si sono laureate campionesse del mondo nel 2015, è senza dubbio una ferita aperta. Ma d’altra parte, ai Giochi Olimpici le finali di specialità non ci saranno e nel completo, venerdì 17, abbiamo dimostrato che, come dicevano gli antichi, ognuno è artefice della propria fortuna e che non c’è un fato o qualcosa di già scritto. “Non c’è sconfitta dalla quale non si possa trarre un insegnamento – ha concluso il numero uno della Ginnastica Italiana – E poi se la consideriamo una sconfitta è solo perché ormai ci avete abituato a vincere. Buttatevi tutto dietro le spalle e ripartiamo convinti più di prima”. 


 


FINALE 5 NASTRI

1 Belarus BLR 9.250 9.266 18.516

2 Israel ISR 9.200 9.200 18.400

3 Spain ESP 9.000 9.133 18.133

4 Bulgaria BUL 9.000 9.066 18.066

5 Russian Federation RUS 9.100 8.833 17.933

6 Italy ITA 8.775 8.900 17.675

7 Ukraine UKR 8.850 8.800 17.650

8 Azerbaijan AZE 8.550 8.783 17.333




FINALE 2 CERCHI E 6 CLAVETTE

1 Israel ISR 9.050 9.266 18.316

2 Spain ESP 9.100 9.133 18.233

3 Bulgaria BUL 9.050 9.133 18.183

4 Belarus BLR 9.000 8.666 17.666

5 Finland FIN 8.600 8.600 17.200

6 Germany GER 8.400 8.500 16.900

7 Italy ITA 8.600 8.166 16.766

8 Russian Federation RUS 8.425 7.566 15.991

Allegati

Holon - Finale 5 Nastri,Holon - Finale 2 Cerchi e 6 Clavette