We are Gymnastics. Strette una all’altra, entrando nel grande Dinamo Stadium, Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea e Anna Basta sembravano gridare: Noi siamo la Ginnastica Ritmica! Con tutto l’orgoglio e l’amore per lo sport che le ha portate fin lì. Ovviamente per la capitana e la compagna romana non era la prima volta. La prima edizione a Baku, ma soprattutto il Maracanà di Rio de Janeiro sono ricordi indelebili. Ai quali però è bello aggiungerne di nuovi…aspettando Tokyo 2020. Lo stesso vale per Flavio Cannone, un veterano con all'attivo ben tre partecipazioni olimpiche, ad Atene, Pechino e Londra. Con lui c'erano Costanza Michelini e il tecnico Matteo Martinelli. Non potevano perdersi un'esperienza del genere i ragazzi dell'Aerobica, giunti last minute insieme ai compagni del Trampolino Elastico. Per Anna Bullo, Emanuele Caponera, Michela Castoldi, Paolo Conti e Davide Donati è sempre un tuffo al cuore sentirsi parte del movimento olimpico. E quella del COE fu un'intuizione azzeccata che la coppia italiana volle premiare a Baku vincendo un indimenticabile argento. Ieri sera, dunque, con una cerimonia inaugurale spettacolare e suggestiva, si è aperta a Minsk, capitale della Bielorussia, la seconda edizione dei Giochi Olimpici Europei. Intitolata "When the fern blooms" ("Quando fiorisce la felce") e realizzata dalla compagnia russa Art City 5, assieme a un team di creativi bielorussi (oltre 500 comparse e 700 volontari coinvolti), e in collaborazione con l'orchestra filarmonica nazionale, ha ripercorso la storia del Paese attraverso sei simboli: "la notte della Kupala" (festa tradizionale che annuncia il solstizio d'estate); "storie e legende"; "il tesoro" (la raccolta dei tesori della cultura bielorussa), "il volo" (un percorso tra i bielorussi illustri del XX secolo), "la memoria" (dedicata alla rushnik, il tessuto tipico utilizzato nei riti bielorussi e slavi) e "la foresta di Bialowieza" (la foresta più estesa dell'Europa Centrale). A fare gli onori di casa il Presidente bielorusso Alexander Lukashe'nko, che ha dichiarato aperti i Giochi, con il Presidente dei COE, Janez Kocijancic, con l'accensione del tripode olimpico di Mosca '80, abbellito con dei rami di felce (chi riesce a trovare una felce in fiore nel giorno del solstizio è considerato baciato dalla fortuna) e 50 ciotole ad indicare i 50 Comitati Olimpici in gara. In rappresentanza del Governo Italiano, Michele Sciscioli, Capo dell'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'Italia ha fatto il suo ingresso nell'impianto gremito (oltre 20mila spettatori presenti) intorno alle 22.43, per 24esima, tra Israele e Kosovo, con l'alfiere Clemente Russo, vincitore di due medaglie d'argento olimpiche a Pechino 2008 e Londra 2012 nel pugilato ottenute in quattro partecipazioni ai Giochi, seguito da circa ottanta atleti e official dell'Italia Team, comprese le meravigliose Farfalle della Squadra Nazionale di Ginnastica Ritmica e i paladini di Aerobica e Trampolino della decana delle Federazioni Sportive del nostro Paese.

Foto Simone Ferraro / FGI