Nello spunto di Pier Bergonzi, a pagina 27 della Gazzetta dello Sport di oggi, il Vicedirettore della Rosea è tonato sulla giornata magica del 1° aprile, di cui è stato testimone oculare, sottolineando l’importanza strategica che ha avuto la ricorrenza della FGI in una giornata decisiva per le sorti della candidatura olimpica invernale di Milano-Cortina 2026. “Un giorno forse la chiameremo svolta di Venezia – scrive il giornalista e scrittore del gruppo RCS – L’altra mattina alla celebrazione dei 150 anni della Federginnastica Giancarlo Giorgetti, il ministro dello sport, e Giovanni Malagò scherzavano, uno accanto all’altro, a Ca’ Farsetti, col sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e tutti i presidenti (italiano, europeo e mondiale) della ginnastica. Hanno camminato per le stradine veneziane per inaugurare la targa dove abitò Costantino Reyer, illuminato uomo di sport fine 800, poi hanno ricevuto la delegazione CIO e alla sera si sono ripresentati, Giorgetti e Malagò, sul palco reale del Teatro La Fenice, per il meraviglioso spettacolo sulla storia della ginnastica e i suoi protagonisti”. E chissà cosa avranno pensato quando le Farfalle di Emanuela Maccarani – acclamata coreografa e direttrice artistica dell’evento – hanno chiuso il quadro sulle note del Guglielmo Tell di Rossini incastrando i 5 cerchi della Ritmica a formare il logo del CIO. Un sussulto, un buon auspicio, un segno divino. D’altra parte, invernale o estiva, l’Olimpiade è sempre l’Olimpiade. E nessuno più della ginnastica, nata 27 anni prima dell’edizione inaugurale dei Giochi Moderni, quelli di Atene 1896, ha nel suo DNA lo spirito decoubertiano. Ci sta dunque che la Ginnastica faccia da volano, anche indiretto, per una sfida così importante: riportare l’Olimpiade in Italia. E la sintonia tra Coni e Governo, raccontata da Bergonzi, è stata ritrovata, non dimentichiamolo, proprio in occasione della presentazione del programma del 150° della FGI, lo scorso 8 dicembre, al Salone d’Onore del Foro Italico. Allora, dopo diversi botta e risposta sui giornali in merito alla riforma del Comitato Olimpico Italiano e alla nascita della Sport e Salute SpA, l’incontro e la stretta di mano tra Malagò e Giorgetti, con il presidente Tecchi al centro, rimarrà immortalato tra le foto più belle della lunga storia della Federginnastica. Una Federazione, che come ha ricordato lo stesso Malagò in Comune, ieri l’altro, nacque svolgendo di fatto le funzioni di un CONI ante litteram, arrivando a promuovere i primi campionati di calcio, oltre alla scherma, l’equitazione, il nuoto e la corsa. La Ginnastica ha per definizione un ruolo centrale nel nostro movimento sportivo e lo sta recitando, con discrezione, in un momento di transizione come quello di questi mesi, che ci auguriamo si concluda a giugno, in una decisione positiva di Losanna a favore di Milano-Cortina. In quel caso la giornata di Venezia passerà davvero alla storia come una svolta. E lo spettacolo incredibile messo in scena dalla Maccarani, con la collaborazione di Tiziana Di Piato e dei “Liberi di – Physical Theatre”, seguito in diretta su Rai Due da più di 300 mila spettatori (2,1% di share), con la passerella finale degli olimpionici Cassina, Chechi, Santoni, Blanchi, Morandi e Pagnini, potrà essere considerato a tutti gli effetti il preludio di una cerimonia di apertura olimpica.

Foto Simone Ferraro - FGI