Prosegue inarrestabile il cammino olimpico di Giorgia Villa. Un cammino lastricato d’oro. Come Re Mida, il fenomeno bergamasco trasforma la rincorsa dei 25 metri nella via aurea e con la media di 14.233 sale di nuovo sul gradino più alto del podio, dopo le tre volte agli Europei di Glasgow (con la squadra, nell'individuale e alla trave) e quella di ieri nell’All Around YOG. Grazie al primo salto da 14.600, uno Yurchenko con due avvitamenti, e il secondo con un solo avvitamento da 13.866, la brixiana, seguita in Argentina da Marco Campodonico, è riuscita a prevalere sulle rivali – l’ungherese Csenge Maria Bacskay (13.933), la canadese Emma Spence (13.483) e l’ucraina Anastasiia Bachynska (13.400) – a dire il vero tutte distanti anni luce dalla Villa Lumiere della ginnastica artistica del futuro. Mentre l’olimpionica Simone Biles presentava il doppio avanti teso con doppio avvitamento, praticamente un salto oltre le leggi della fisica, l’azzurrina si accontentava di migliorare il secondo posto continentale di questa estate (dietro la compagna Asia D’Amato), facendo sua anche la corona a cinque cerchi del volteggio. Giorgia dunque continua a mietere primati e con una formula magica degna di una Fata alchimista tramuta i due bronzi di Carlotta Ferlito a Singapore nel 2010 in altrettante medaglie dorate. Un passo doppio al ritmo di Tango sullo spartito della storia federale sublimato dal successivo argento alle parallele asimmetriche, con il personale di 14.166 e una difficoltà pari a 6.000, come solo la cinese Tang Xijing (terza a quota 13.900 ) è riuscita a proporre. Un decimo di punto, cioè un battito d’ali, separano la quindicenne di Ponte San Pietro dalla russa Kseniia Klimenko, brava a vincere la sfida sugli staggi con 14.266. Prende il legno, invece, la britannica Amelie Morgan, quarta con 13.400. In questa specialità, sempre molto ostica per la nostra Nazionale, la campionessa italiana assoluta in carica è riuscita ad eguagliare la piazza d’onore di Iosra Abdelaziz nella seconda edizione degli Youth Olympic Games, a Nanchino 2014. Sul fronte maschile, Lay Giannini ha chiuso in ottava posizione la sfida al corpo libero. La promessa anconetana, guidata da Riccardo Pallotta, non è andata oltre il 13 (4.500 - 8.800), pagando una penalità di tre decimi per un fuori pedana. La final eight sul quadrato centrale dell’America Pavilion se l’è aggiudicata il giapponese Takeru Kitazono con 13.633. Argento per l’ungherese Krisztian Balazs (13.600), mentre il bronzo finisce al collo del russo Sergei Naidin (13.566). Il cinese Yin Dehang fa suo il titolo al cavallo con maniglie con 13.900, precedendo, nell'ordine, Naidin (13.500) e l’iraniano Reza Bohloulzade Hajlari (13.241). Il programma di Buenos Aires però non finisce qui. La Villa con trave e corpo libero, Giannini agli anelli e alla sbarra, possono regalarci altre emozioni. In questo autunno 2018 nel quale invece delle foglie cadono le medaglie.

Foto Simone Ferraro

CLASSIFICA FINALE VOLTEGGIO FEMMINILE

CLASSIFICA FINALE PARALLELE ASIMMETRICHE

CLASSIFICA CORPO LIBERO MASCHILE

CLASSIFICA CAVALLO CON MANIGLIE