Ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 prenderà parte anche un team di rifugiati. Lo ha annunciato a Buenos Aires il presidente del Cio, Thomas Bach. Oltre all'ufficializzazione delle tre candidature per l'Olimpiade invernale del 2026 (Milano-Cortina, Calgary e Stoccolma) e la nomina di nove nuovi membri (fra cui il presidente del Coni, Giovanni Malagò), il Comitato Olimpico internazionale ha deciso di portare avanti quanto già intrapreso a Rio2016. Ci sara' dunque un team olimpico di rifugiati e il Cio ha già individuato una cinquantina di atleti - ma il numero potrebbe salire ancora - che possono aspirare a farne parte. "Dobbiamo loro rispetto – ha sottolineato Bach - Si potrebbe invitare un atleta rifugiato ma in una competizione come le Olimpiadi può essere umiliato dagli altri atleti. Ecco perché' dovrebbero esserci atleti di un certo livello perché' solo con un determinato livello si può dare un segnale di consapevolezza e speranza: pur avendo sofferto possono lottare e competere per ottenere qualcosa". A Buenos Aires è stata anche approvata una dichiarazione sui diritti e le responsabilità degli atleti stilata dopo averne consultati oltre 4.200 in 190 Paesi. Assegnati al Senegal i Giochi Giovanili del 2022, con un budget stimato in 150 milioni di dollari. Ottimo il bilancio anche di Pyeongchang 2018: l'evento si è chiuso con un utile di 55 milioni di dollari.

Foto: www.coni.it