Il Presidente federale Gherardo Tecchi ha ricevuto questa accorata lettera da parte di Valentina Rovetta, disponendone la pubblicazione per esteso sul sito federale. "Cara Valentina - le ha risposto il numero uno della Ginnastica italiana - le porte della Federazione per te rimarranno sempre aperte. Ti aspettiamo..."

Caro Presidente,

La Ginnastica Ritmica fa parte di me a tal punto da poter affermare che non c è Valentina senza Ginnastica. Dall’età di 8 anni ha scandito il ritmo dei passi della mia vita facendomi, di giorno in giorno, crescere, maturare e diventare adulta. Questo sport, e tutte le persone a esso collegate, mi hanno aiutato a diventare grande tanto quanto la mia famiglia educandomi all’umiltà, alla correttezza, alla perseveranza e alla disciplina. Mi ha insegnato che se credi veramente e fortemente in qualcosa mettendoci tutta te stessa raggiungerai senz’altro risultati inimmaginabili! Mi ha insegnato a credere nei grandi progetti, nei grandi obiettivi, anche quelli che sembrano a volte troppo grandi e difficilmente raggiungibili, dimostrandomi con i fatti che, grazie alla volontà, al non arrendersi mai, alla determinazione, alla tenacia, alla positività e all’ottimismo, tutto può diventare concretamente realizzabile. Mi ha permesso di credere in uno di quei sogni pazzeschi e vederlo avverarsi sotto i miei occhi quando nel 1996 partecipai alle Olimpiadi di Atlanta. Ma ignoravo che il mio viaggio era ancora solo all’inizio. Quando nel 2000 decisi di interrompere la mia carriera da atleta nazionale, iniziai quasi come fosse un passo naturale ad allenare, cercando di trasmettere la mia passione e il mio amore per questo sport a nuove giovani ginnaste presso la società Brixia di Brescia. Parallelamente iniziai a collaborare con la Federazione nei collegiali estivi della Squadra Nazionale al fianco di Emanuela Maccarani. Dal 2006 sono entrata a far parte a tempo pieno del centro tecnico federale. Una vera palestra di vita che mi ha fatto crescere tecnicamente, professionalmente e umanamente. A Desio ho avuto la possibilità di mettermi in gioco allenando squadre completamente diverse l’una dall’altra, migliorando la mia capacità di rendere il lavoro costantemente versatile e diversificato in base a chi avevo davanti. Ho avuto l’immensa fortuna di vivermi altre tre Olimpiadi: Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016; un'edizione dei Giochi Olimpici Europei, 7 Campionati del Mondo e 5 Campionati Europei. Se mi guardo indietro rivivo sulla mia pelle tutti gli attimi, le emozioni, le lacrime, i sorrisi, gli sguardi, le difficoltà, i trionfi, le delusione, i riscatti, le sconfitte, i successi e ogni abbraccio legato a ciascuna di queste gare e di tutte le altre! Un bagaglio sportivo, emotivo, umano di immensa grandezza! Se mi guardo avanti invece mi chiedo se potrò mai davvero riuscire a vivere senza tutto questo. Sicuramente non potrò mai vivere senza la Ginnastica Ritmica perché è un po’ come fosse ossigeno per me, indispensabile per respirare. Mi trovo tuttavia in un momento in cui, problemi personali che hanno condizionato la mia quotidianità quest’anno, mi costringono a compiere una scelta. Una di quelle scelte che vorresti non affrontare mai ma che, in questo momento, si ritiene necessaria. Questo mi costringerà a rivedere per un po’ di tempo le mie priorità e a tenermi lontana dai miei incarichi federali. È scontato dire che parte del mio cuore resta a Desio, in quella splendida nuova Casa delle Farfalle che tanto abbiamo sognato e anche in questo caso il sogno si è tramutato in realtà. Sicuramente mi dispiace lasciare in un momento in cui professionalmente parlando mi sento forse nel momento migliore della mia carriera, uno di quei momenti in cui ti senti più matura tecnicamente, pur con la stessa sete e fame di continuare ad imparare ed evolvere ma con quella consapevolezza di destreggiare finalmente il lavoro, quasi come ti venisse in qualche modo facile. Mi dispiace lasciare una squadra di ragazze e di atlete eccezionali! Un gruppo di una serietà, umiltà e voglia di lavorare senza precedenti e con cui ho costruito un bellissimo rapporto di fiducia e di stima. Sicuramente mi resta dentro la felicità di aver vissuto un anno sportivo spettacolare, una serie infinita di successi, di sensazioni tutte positive, di emozioni, di gare, di podi, di medaglie, di sguardi di intesa e di gioia condivisa. Mi sento di ringraziare veramente tutte le persone che mi hanno permesso di vivere tutto questo! È difficile esprimere a parole quanto mi abbia riempita e arricchita dentro ogni singolo giorno di questa “vita da centro federale”. Voglio ringraziare Emanuela Maccarani, per me punto di riferimento importante nella mia vita davvero da tanto tempo. L’allenatrice che mi portò in pedana alla mia prima competizione internazionale con la squadra junior e con la quale ho condiviso prima il centro federale per la mia preparazione olimpica a Castellanza e poi la mia carriera da ginnasta internazionale, per poi continuare a camminarle a fianco da tecnica. Un legame che esiste da 27 anni. Un'intesa per cui ormai a volte basta uno sguardo per capirsi e intuire cosa si stia pensando. Una persona che mi ha formato tecnicamente e alla quale devo quasi tutto quello che so di questo sport. Mi ha insegnato molto anche a livello organizzativo e nella gestione del gruppo; una leader indiscussa con l’innata capacità di fidelizzare, motivare, fare squadra per centrare tutti insieme l’obiettivo! Una persona che mi ha insegnato a non mollare mai, a insistere anche quando sembra tutto complicato, a volerle davvero le cose, con i fatti e non con le chiacchiere! Rapporti umani che ti legano per la vita, sicuramente. Un grazie particolare va a Paola Porfiri, che ho avuto modo di conoscere in modo più approfondito in questi ultimi anni. Una persona speciale, super attiva ed efficiente, sempre pronta a venirci in aiuto e sempre disponibile al dialogo per migliorare ogni situazione o risolvere velocemente qualsiasi problematica. Una persona generosa e umana che, anche in quest’ultimo periodo per me emotivamente un po’ delicato per via delle mie preoccupazioni personali, ha saputo avere per me sempre parole gentili, solidali e di affetto. Ringrazio sentitamente anche il Segretario Generale Roberto Pentrella, sempre pronto a dare le giuste dritte quando si ha qualche dubbio e con il quale, soprattutto durante i Giochi Olimpici di Londra e Rio, ho avuto modo di trascorrere più tempo. Infine mi sento di ringraziare Lei Presidente per la fiducia e la stima che ha riposto in me, permettendomi di svolgere il mio lavoro con una squadra che da anni - mi permetto di dire - è il fiore all’occhiello di questa nostra Federazione. Una responsabilità che personalmente mi ha onorato. Mi ha dato la possibilità di vivere esperienze che sono privilegio di pochi. Ma non solo. Il mio grazie sincero è anche per le parole di conforto e di coraggio, con quello sguardo dritto, sincero, comprensivo, consolante e allo stesso tempo incoraggiante che ha avuto nei miei confronti l’ultima volta che ci siamo visti a Desio, in occasione dell’inaugurazione della palestra. Un atteggiamento così umano che mi ha portato oggi a scriverLe queste lunghe righe, oserei dire a cuore aperto. Mi sono dilungata tanto eppure mi sembra di non esser riuscita ad esprimere tutto quello che ho dentro. Spero, in futuro, di poter ancora una volta mettere a servizio della Federazione la mia esperienza maturata in tutti questi anni, in modi e tempi che, per ora, non mi è permesso pronosticare.

Grazie davvero di tutto e di cuore...

Con stima e riconoscenza

Valentina Rovetta

(foto Alessandro Squassoni)