Nella seconda parte del programma domenicale dedicato alle finali per attrezzo sale in cattedra il professor Edalli. L’Aviere del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle si conferma il numero uno alla sbarra e raccoglie dall’indisponibile Matteo Levantesi il testimone alle parallele pari. Sul ferro, all’ultimo giro, il bustocco con le stellette, con 14.400, stacca di un paio di decimi Marco Sarrugerio della Juventus Nova Melzo, argento a quota 14.200. Fabrizio Valle (Roma 70), seguito da Andrea Massaro, si piazza sul gradino più basso con 13.450. Ludovico, che si allena a Seveso con Paolo Siviero, rimette poi, grazie al personale di 14.150, le mani sul titolo degli staggi simmetrici, già suo in altre quattro edizioni (2011, 2012, 2013 e 2015), superando di 150 millesimi Nicolò Mozzato, secondo con un 14 pieno. Terzo con 13.700, alle spalle del talento della Spes Mestre, allevato da Gianmatteo Centazzo, ecco Andrea Russo, l’altro alfiere della Ginnastica Civitavecchia di Pierluigi Miranda. In fondo alla rincorsa del volteggio si conferma una delle più belle scoperte di questo week end romagnolo di grande Ginnastica. Ares Federici con la media del 14.225 (14.150 – 14.300) si fa preferire dalla giuria a Luca Lino Garza (La Costanza Andrea Massucchi). La promessa di Mortara, seguita da Paolo Pedrotti, con un ottimo primo salto e la media di 14.100 (14.450 – 13.750) riesce a respingere il tentativo di inserimento di Sarrugerio, fermo a 13.950 (14.00 – 13.900), ma non a scavalcare il rivale della Pro Patria 1883. Nel prosieguo del pomeriggio riccionese, dopo una lunga notte rosa, la femminile saluta con i fuochi d’artificio. Martina Maggio, riserva a Tarragona, segna il suo nome nel palmares nazionale della trave, dopo quello di Sara Berardinelli. La bionda di Villasanta con 13.300 riesce addirittura a bloccare la sete d’oro della reginetta all-arounder Giorgia Villa, costretta ad accontentarsi dell’argento con 13.250. Sul podio, con un 13 pieno, sale anche Sara Ricciardi. La siciliana, allenata a Padova da Michela Francia, perfeziona la quaterna di bronzi (contando il Generale di ieri e il volteggio) con un altro piazzamento al corpo libero, in una finale dominata da Lara Mori. Il caporale dell’Esercito, dopo l’alloro ai Giochi del Mediterraneo, si toglie lo sfizio di tenersi pure quello degli Assoluti, conquistato a Perugia nel 2017, dimostrando una qualità da palcoscenici internazionali. Il giglio di Stefania Bucci, infatti, con 13.600 supera la Villa (13.550) praticamente al fotofinish, in un testa a testa da far spellare le mani. Soddisfatto il direttore tecnico GAF Enrico Casella, che, come il suo collega della maschile Giuseppe Cocciaro, saprà trarre da questa gara le indicazioni giuste in vista delle convocazioni per gli Europei di Glasgow del prossimo agosto.

Foto Dario Ventre - FGI

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