Come Coppi e Bartali, una sana rivalità interna, un’amicizia, testimoniata in un celebre scatto in bianco e nero dal passaggio di una borraccia tra i due ciclisti, una certezza, che comunque vada, in fondo al traguardo, vince sempre l’Italia. Agiurgiuculese e Baldassarri stanno facendo come Fausto e Gino, stanno creando un dualismo virtuoso nel mondo dei piccoli attrezzi italiani, fatto di sorpassi e controsorpassi, destinato a portare in vetta il movimento della ritmica individuale azzurra. Dagli inizi ad Holon, nella categoria juniores, fino ai Mondiali di Pesaro il talento dell’ASU di Udine sembrava in fuga, sulla lunga e tortuosa road to Tokyo 2020, poi c’è stata la rimonta di Milena, capace di imporsi, non senza colpi di scena, in Serie A con la Faber Ginnastica Fabriano, agli assoluti di Terranuova Bracciolini e agli Europei di Guadalajara. Sempre di una spanna l’una davanti all’altra, ruota a ruota, ma in realtà quasi a braccetto. Come è avvenuto anche a Tarragona, dove cambiando l’ordine degli addendi il risultato in realtà non è cambiato di molto (certo l’inserimento della Kelaiditi ha il sapore della beffa, lo stesso del Giro d’Italia del 1950 vinto dallo svizzero Hugo Koblet, il primo straniero a vestire la maglia rosa, davanti a “Ginaccio”). I due tricolori sui pennoni catalani sono stati dunque il degno coronamento di una missione ispanica di tutto rispetto. Sette medaglie, con quattro ori, due argenti ed un bronzo, rappresentano il bottino finale della Federginnastica ai Giochi del Mediterraneo. Un bilancio che ha contribuito alla vittoria del medagliere da parte del CONI (Tot. 156 – O. 56 - A. 55 - B. 45), davanti a Spagna (122), Turchia (95) e Francia (99). In verità la prima a splendere al Pabellón Olímpico de Reus è stata l'Artistica ed in particolare Lara Mori, che porta a casa l'oro nell'individuale, nel corpo libero e con la squadra - grazie anche alle compagne Martina Basile, Caterina Cereghetti, Giada Grisetti, Francesca Noemi e la riserva Martina Maggio. Sempre dai grandi attrezzi arrivano gli argenti alla trave della Grisetti e agli anelli di Marco Lodadio. Non è da meno la ritmica che nell'ultimo giorno del programma ginnico porta in dote l'oro del talento di Iasi, allenato da Spela Dragas, e il bronzo della sedicenne ravennate, per metà russa, cresciuta da Kristina Ghiurova e Julieta Cantaluppi (oro a Pescara nel 2013). "La ginnastica italiana esce molto bene da questi Giochi perché' ha dimostrato di valere tanto, soprattutto nell'artistica femminile, che si presentava con una squadra rimaneggiata, e nella ritmica, grazie a due individualiste che sono ormai una certezza" - il commento all'Italpress del presidente della FGI Gherardo Tecchi. "Siamo andati bene anche con la sezione maschile. Stiamo ricostruendo un gruppo competitivo che, con calma, sta crescendo e spero possa regalarci altre belle soddisfazioni ai prossimi Europei di Glasgow, ad agosto". La Federazione si sta avviando verso la celebrazione dei 150 anni e questo rappresenta uno stimolo in più per raccogliere i risultati sperati. "Siamo nati nel 1869, una nostra società, la Reale Ginnastica Torino, di candeline ne spegne addirittura 175, essendo nata nel 1844. Speriamo sia una stagione di festeggiamenti, suffragato anche dai risultati", le parole del cav. Tecchi. Non c’è dubbio che a Tarragona la parte della leonessa l'ha fatta Lara Mori, caporal maggiore dell'Esercito Italiano, tornato a casa con tre allori. "E' un prodotto tutto italiano, cresciuto nella società Giglio di Montevarchi di Stefania Bucci, la sua allenatrice. E' una ragazza determinata, con grande grinta, fredda quando si tratta di salire in pedana, d'altra parte e' sempre la prima ad affrontare gli attrezzi, dimostrando una determinazione che infonde sicurezza anche alle compagne. Sarà uno dei perni della futura Nazionale che cercherà le qualificazioni olimpiche, una sulla quale fare sicuro affidamento. Oltre a lei, spero possa riprendersi Elisa Meneghini, poi attorno c’è una nidiata di giovani che alla fine dell'anno passeranno da junior a senior e saranno protagoniste dei prossimi impegni internazionali. Mi riferisco a Elisa Iorio, Alice e Asia D'Amato, Giorgia Villa, che vedremo agli Assoluti di Riccione nel prossimo week end", ha aggiunto il dirigente di Fano, con lo sguardo già proiettato al futuro ed ai prossimi appuntamenti. "La nostra attività prosegue senza sosta. Queste ragazze non andranno in vacanza ma in collegiale, il periodo estivo è fondamentale per la preparazione". I prossimi impegni sono alle porte: ad agosto sono in programma gli Europei in Scozia, poi a settembre i mondiali di Ritmica a Sofia e a seguire quelli di Artistica a Doha e di Trampolino Elastico a San Pietroburgo. "Quella in Bulgaria sarà la prima chance di accesso a Tokyo 2020 dove andranno le prime tre classificate. Sarebbe molto importante per le ragazze di Emanuela Maccarani centrare subito l'obiettivo perchè a quel punto non si avrebbe più l'assillo del risultato a tutti i costi e ci si potrebbe preparare serenamente sul traguardo dell'intero quadriennio, la partecipazione ai Giochi. Quelli Olimpici!".

Foto Simone Ferraro