"Un anno di transizione in attesa dei 150 anni della Federazione, un appuntamento per noi importantissimo". Questo sarà il 2018 della Federazione Ginnastica d'Italia, secondo il presidente Gherardo Tecchi, che in un'intervista all'ITALPRESS, a margine dell’incontro con i Direttori Italo Cucci e Gaspare Borsellino, ha tracciato un bilancio della stagione che sta per concludersi, la prima della sua presidenza. "E' senz'altro positiva sia a livello di immagine che sportivo. Nella Ritmica stiamo crescendo tanto: le Farfalle di Emanuela Maccarani - oro ai 5 cerchi ai Campionati del Mondo di Pesaro, i primi della disciplina mai disputati in Italia, nella lunga storia federale - stanno iniziando a tracciare un nuovo luminoso futuro (presto, tra l’altro, impreziosito dalla nuova palestra di Desio, pronta probabilmente a marzo, ndr.) così come le giovani individualiste si stanno affermando nel gotha dei piccoli attrezzi, un tempo dominato dalle étoile dei paesi dell’Est. Riuscire a inserire, in una rassegna iridata, due ginnaste tra le prime dieci – Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri - è stato un vero successo. E’ andata bene anche nell'artistica femminile, con lo staff federale del direttore tecnico Enrico Casella che sta lavorando in maniera eccellente. Gli appuntamenti internazionali di Pesaro, di Ancona con gli Europei di Aerobica, di Jesolo, con la decima edizione del Trofeo femminile, e ancora le recenti elezioni di Cristina Casentini, Diego Lazarich ed Elena Aliprandi nei Comitati Tecnici Europei, hanno dato ulteriore prestigio oltre confine alla nostra Federazione, consentendoci di guardare con fiducia al 2019, che oltre alle celebrazione dei 150 anni di fondazione ci porterà le sfide per la qualificazione olimpica”. In realtà la road to Tokyo 2020 avrà inizio già dall’anno venturo, e sarà fondamentale recuperare terreno nell'ambito delle Sezioni di Artistica Maschile e del Trampolino Elastico, facendosi apprezzare soprattutto all'estero: "Soffriamo ancora un po' il recente ricambio generazionale - prosegue il numero uno della ginnastica azzurra – ma il 2017 ci è servito molto per raccogliere i pezzi e ripartire. Per noi la maschile è soprattutto tradizione, la base, il nucleo della nostra stessa storia, e abbiamo il dovere di tornare ai livelli dei grandi campioni del passato". Premesso che l’oscar della sfortuna se l’è aggiudicato Vanessa Ferrari con quell’infortunio in finale al corpo libero ai Mondiali di Montreal, mentre era per l’ennesima volta all’inseguimento di una medaglia, il Cav. Tecchi prova a guardare avanti, suggerendo nomi nuovi da tenere sotto osservazione, come Elisa Iorio e Lorenzo Galli, neo campioni italiani assoluti, Davide Nacci, protagonista nella kermesse continentale di Aerobica, a livello individuale e nel Trio con Blasi e Sebastio, oppure la squadretta juniores di Ritmica argento agli Europei di Budapest: "Premesso che per un Presidente è sempre difficile dare ad uno soltanto dei suoi atleti la patente del migliore, credo sia giusto sottolineare il 2017 dell’Agiurgiuculese, che al momento mi sembra la ginnasta più futuribile: la sua ginnastica è pura poesia!".