Klaipeda – Il presidente mondiale della ginnastica, nonché membro CIO Bruno Grand,i ha spiegato stamane nel corso di una tavola rotonda davanti ai delegati dei paesi presenti ai mondiali di aerobica che il Comitato olimpico internazionale non ha “preclusioni” nell’inserire l’aerobica tra gli sport olimpici. Semmai si tratterebbe, ha aggiunto, di contenere il numero complessivo dei partecipanti. Infatti la polita del CIO è tesa alla riduzione del numero complessivo degli atleti da ammettere alle olimpiadi nelle varie discipline sportive (dagli 11.200 di Sydney si dovrebbe passare a 10.000). Il taglio riguarda anche la ginnastica, che vedrebbe ridotte le iscrizioni per artistica, ritmica e trampolino dagli attuali 340 a 312. Il secondo problema, oltre all’inserimento dell’aerobica in questa situazione di tagli, riguarda l’accordo tra la FIG e le altre sigle che gestiscono il business aerobica nel mondo, e cioè ANAC e IAF, ancora di là da venire.
Grandi: “Anche l’aerobica avrà una supergiuria”

Nell’affrontare la questione ispida delle giurie, sempre nel corso della sua relazione, il presidente Bruno Grandi è stato categorico. “Mai più valutazioni fuori dalla logica e dal contesto. Le federazioni spendono tempo e soldi per preparare atleti che vengono poi giudicati non sulla base del loro valore, ma in relazione a patti scellerati che giudici disonesti tramano dietro le quinte”. Forti dell’esperienza passata con la ritmica, il Comitato tecnico aerobica della FIG ha dunque deciso di provvedere, alla fine di questo ciclo olimpico, alla istituzione di un supercorso al quale saranno ammessi esclusivamente i giudici che avranno dato prova della loro professionalità. A questo novero di giudici di 1° livello, si potranno poi aggiungere anche gli altri, ma solo dopo aver sostenuto anche loro un corso ed un esame qualificante.

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