Con il Gran Galà andato in scena alle 20:00 di sabato sera, il Palasport Mario D’Agata di Arezzo ha mandato in archivio l’VIII edizione del Memorial Manola Rosi. Una serata all’insegna della teatralità e dello spettacolo – intervallata dalle più belle esibizioni delle stelle nazionali della disciplina -  appositamente pensata da Catia Rosi e dalla Petrarca per le squadre del Campionato di serie A1, A2 e B di quest’anno “perché Manola ha sempre lavorato nel contesto dei Tricolori” spiega la sorella della coach aretina prematuramente scomparsa nel 2009. Ad impreziosire l’apertura della manifestazione, in realtà, è stato il momento dei ringraziamenti rivolti alla Direttrice Tecnica Nazionale uscente Marina Piazza, un momento colmo di bei ricordi come quelli rievocati dal filmato trasmesso dalla società organizzatrice che la ritrae al fianco di Manola ai tempi in cui era sua collaboratrice in azzurro. Il giusto tributo, insomma, dopo vent’anni alla guida della sezione, accompagnato da un prezioso omaggio a nome di tutte le tecniche italiane, da un premio speciale da parte della società Petrarca e da una targa commemorativa consegnatale dal Comitato Regionale Toscana.

GALA - A dominare per raffinatezza e originalità  - proprio sotto lo sguardo  attento della DTN e del Presidente Federale Gherardo Tecchi  -  è la  Ginnastica Flaminio di Annavera Pifano che - insignita dell’albero della vita ideato da Andrea Roggi, lo stesso scultore della Fenice che sabato, per il  quarto anno non consecutivo, è finita nella bacheca della rappresentativa regionale delle Marche – ha ottenuto il giudizio più alto fra tutte le compagini impegnate in pedana. La ciliegina sulla torta, poi, è stata la composizione della giuria, per l’occasione formata da alcune storiche individualiste dei piccoli attrezzi. Lorena Monguzzi – una delle prime allieve a Lissone di Marina Piazza – Irene Germini, Simona Brusa, Samantha Ferrari, Giulia Staccioli e Micaela Imperatori hanno valutato le varie performance tenendo conto del valore estetico ed emozionale delle coreografie, e assegnando ad ognuna un punteggio da uno a cinque.