Che Brixia ragazzi. Mettete due D’Amato, una Linari, un po’ di Giorgia Villa – parallele asimmetriche da 14.850! – e condite il tutto con un ingrediente speciale: Vanessa Ferrari. Ecco, avete fatto la squadra più forte d’Italia. Per la quarta volta di fila – la numero quindici in assoluto – è il club presieduto da Folco Donati a scrivere la storia dei tricolori. “Non me lo sarei mai persa – precisa la campionessa di Aarhus 2006 impegnata questa sera alla trave e al corpo libero –sarei venuta ad Eboli in ogni caso per tifare Brixia e gioire con le mie compagne di questo ennesimo trionfo. Per quanto mi riguarda invece quello di oggi è stato un rientro particolarmente rapido, se consideriamo che a Ferragosto sono stata ferma quasi un mese. Non era previsto che tornassi a gareggiare in tempo per la finale di serie A. Me la sono presa con calma,  fino a quando una settimana prima degli assoluti ho iniziato a stare bene e Casella non mi ha fatto notare che ero in forma; così gli ho detto ok, provo a spingere, vedo dove arrivo e se va male mi fermo subito. Per adesso il tendine va bene, anche se nel giro di due settimane sono passata dal non fare niente a saltare in pedana sollecitando soprattutto le caviglie,  le anche e la schiena. E’ faticoso certo– prosegue la ginnasta dell’Esercito, nel palmares cinque medaglie iridate, nove continentali più altrettante vinte in coppa del mondo – ma è anche bello riuscire ad allenarsi ogni giorno. I Mondiali a Montreal? Per me fino all’ultimo rimangono un punto di domanda. Anche se Enrico dovesse convincersi che posso andare in Canada io voglio essere sicura di sentirmi in forma prima di partire. I miei esercizi non sono ancora al top, ma voglio comunque che siano competitivi. Se non dovessi essere pienamente convinta preferirei che andasse una giovane a farsi le ossa. Vediamo come evolveranno le cose…”

 

Dall'inviato P.L. Girlando/ Foto F. Tomasi/FGI