Flavio Cannone e Dario Aloi terminano la qualificazione del syncro maschile al 32° Campionato del Mondo di Sofia in quindicesima posizione con 84.700 punti. Due esercizi ben eseguiti che sono stati valutati rispettivamente con 39.400 e 45.300. Purtroppo la buona esecuzione, penalizzata da una difficoltà non così elevata, non ha permesso ai due fuoriclasse azzurri di aggiudicarsi di diritto la finale tra le migliori otto squadre. Saranno terze riserve dietro ai ginnasti danesi (pt. 85.800) e svizzeri (pt. 85.100). La final eight di domani nell’Arena Armeec di Sofia sarà disputata tra: Bielorussia (pt. 94.200), Giappone (pt. 93.850), Russia (pt. 92.900), Inghilterra (pt. 92.700), Portogallo (pt. 91.900), Francia (pt. 90.000), Australia (pt. 89.250) e Polonia (pt. 88.450). “La gara di syncro è andata abbastanza bene soprattutto nell’obbligatorio – ha detto Flavio Cannone al termine della gara affiancato dal compagno di squadra – Nel libero c’è stata qualche imprecisione che non ci ha permesso di prendere un buon punteggio nella sincronia. Sapevamo che il livello era molto alto e i nostri avversari l’hanno dimostrato. Dobbiamo allenarci ancora di più per migliorarci. Ecco il nostro obiettivo!” Anche il Direttore Tecnico Nazionale si è detto molto soddisfatto dell’andamento della gara: “I ragazzi si sono comportati bene nel syncro – ha affermato Giuseppe Cocciaro – Il livello era alto ed entrare in finale era davvero difficile. Siamo reduci da due finali nelle precedenti Coppe del Mondo ma si sa, un Mondiale è più competitivo. Sono riusciti a terminare entrambe le routine dando prova di estrema sicurezza. È molto positiva questa cosa perché, da adesso in poi, possono andare a ricercare la pulizia dell’esercizio e ad incrementare le difficoltà. Anche in questa specialità, come nell’individuale, ci siamo avvicinati tantissimo alla fase finale. Se pensiamo che fino a qualche tempo fa – ha continuato il DTN di sezione - neanche si parlava di Trampolino Elastico e adesso scaliamo le vette delle classifiche mondiali, ci fa ben sperare e guardare al futuro con più serenità. Cannone è ancora il nostro porta bandiera, sicuramente, ma il vivaio dell’intero movimento sta crescendo. Abbiamo terminato questo Campionato del Mondo e sono soddisfatto dei ginnasti che ho convocato. Purtroppo la ciliegina della finale non c’è stata ma siamo comunque molto vicini per agguantarla. Dobbiamo solo mantenere questo trend nelle prossime competizioni migliorando sempre di più”.

Dal nostro inviato Federico Calabrò - ©foto FIG