Queste nuove generazioni (di ginnasti) non la  smettono mai di stupire. Dopo l'exploit di  Maurizio Lubrano nell'individuale maschile, ieri sera è stato il Gruppo "all women" dell'Age Group1 a salire sul terzo gradino più alto del podio del Rossini di Ancona. Giovanissime al debutto su un palcoscenico di livello internazionale, esordienti in casa propria, prima esperienza in maglia azzurra sulla stessa pedana di un Campionato Europeo. Intimidite? Macchè, malgrado il peso della medaglia,  pareva quasi che volessero dire  "ehi, guardate che questo è solo l'inizio". Il 18.900 ( D 2.00, A 8.450, E 8.450) firmato da capitan Giorgia Frigeni, Lisa Brenna, Giulia Fornarola, Elisa Marras e Alice Pettinari  sul quadrato anconetano è, per la sezione guidata dalla DTN Luisa Righetti, il piacevole  preludio di una rassegna ancora tutta da giocare e che, da domani, entrerà nel vivo con le prime qualificazioni continentali.  Davanti alle azzurrine si piazzano l'Ungheria, con 19.300 punti, e la Russia con il totale di 19.200. 

STREPITOSE - “Felicità assoluta – commenta a caldo in mixed zone la Frigeni – Oggi abbiamo vissuto un condensato di emozioni. Il risultato ci da tanta grinta, soprattutto in vista dei prossimi impegni. Un grazie grande così alla nostra riserva e ai coach per averci sostenuto durante tutto il percorso”. “Che gara, e quanta pressione - le fanno eco le compagne – non dimenticate che qui,  da venerdì , vanno in scena gli Europei!”

 RUSSIA - RUSSIA - Per quanto riguarda, invece, le altre categorie composte l'Italbaby chiude  al quarto e al sesto posto la finale di Coppia Mista e con un quinto e un ottavo quella del Trio. A ridosso della Turchia, in ritardo di appena un decimo, Elisa Marras e Andrea Colnago portano a casa un 18.400 (D 1.900, A 8.350, E 8.150) da applausi, mentre il duo Lubrano/ Lucci finisce a quota 18.250 (D 2.050, A 8.200, E 8.000).  A completare le premiazioni ci pensano le due squadrette di Mosca, rispettivamente con punti 19.200 e 18.800. Nel collettivo a tre il risultato migliore è di Arbore/Campodonico/Rexhepi (18.000 –D 1.700, A 8.300,  E 8.000) che fanno meglio dei compagni Boeddu/Nieddu/Patteri (17.600 – D 1.550, A. 8.200, E 7.850). La Russia (19.500) fa risuonare l’inno di Michalkov per la seconda volta consecutiva nella stessa giornata, anticipando le fortissime Ungheria (19.300) e  Romania (18.850).

Dagli inviati P.L.Girlando/ F. Calabrò