All’inizio fu Miranda Cicognani, lo ha ricordato oggi lo stesso Malagò. La prima alfiera dello Sport italiano (nella foto con il Presidente FGI Riccardo Agabio al Salone d'Onore del CONI). La forlivese - classe 1936, una bella signora quasi ottuagenaria (compirà gli anni il 12 settembre), pluricampionessa italiana - fu la prima rappresentante del gentil sesso – in assoluto, non solo per l’Italia - a portare la bandiera del proprio paese nella cerimonia d’apertura di un’Olimpiade. Ad Helsinki nel 1952, per l’esattezza. Dopo di lei impugneranno il tricolore Sara Simeoni (Atletica) a Los Angeles nel 1984, le schermitrici Giovanna Trillini - Atlanta 1996 -  e Valentina Vezzali - Londra 2012 – e, notizia di oggi, Federica Pellegrini, a Rio2016. La quinta portabandiera azzurra, la seconda donna consecutiva, su 23 rassegne olimpiche, ha ricevuto l’ufficialità dell’incarico – qualche notizia era già circolata – direttamente dal Presidente del CONI, suo grande estimatore, durante la Giunta odierna al Foro Italico.  "Giovanni Malagò ha sempre creduto in me, anche nei momenti di difficoltà – ha sottolineato la Pellegrini - come quando nel 2006, dopo aver già conquistato un argento olimpico, non sono riuscita a qualificarmi per la finale europea. Avevo una spalla da buttare, Malagò mi e' stato vicino. Voglio ringraziare lui e Alberto Castagnetti, che mi ha spinto a trasferirmi a Verona e ricominciare. Onestamente il mio nome è comparso tante volte sui giornali -  ha proseguito sul suo profilo Instagram la fuoriclasse veneta del nuoto - ma forse per scaramanzia o paura che potesse non accadere non ci ho mai creduto. E' il coronamento di anni e anni di carriera fatti di grandi sconfitte e grandissime vittorie, momenti dove mi sono persa e momenti dove mi sono ritrovata o altri... dove ho perso qualcuno di importante! Nonostante tutto ogni volta che vado a letto mi dico che ne è valsa la pena perché ho saputo combattere sempre, senza mai mollare, pronta per ricominciare tutto la mattina successiva". Le fa eco il numero uno dello Sport italiano, che non ha mai fatto mistero del suo attaccamento all’olimpionica di Pechino, al punto da volerla con sé al Circolo Canottieri Aniene: “Sono molto felice perché, anche se ci sono quasi trenta anni di differenza, io e Federica siamo cresciuti insieme. Io da dirigente sportivo, spero buono, lei da atleta. Con la scelta della Pellegrini l'Italia diventa il paese al mondo che per più volte, ben cinque, ha scelto una donna come portabandiera. A Rio – ha aggiunto Malagò in conferenza stampa - sfileremo con il numero 103, esattamente a metà del programma perché le nazioni accreditate sono 206. L'orario previsto di ingresso dell'Italia sarà le 21.20, ora brasiliana, quindi le nostre 2.20 del mattino. La cerimonia di consegna della bandiera italiana da parte del presidente Sergio Mattarella a Federica Pellegrini e Martina Caironi (l’atleta prescelta dal CIP per portare il tricolore ai Giochi Paralimpici, ndr.) – è stata fissata per il 22 giugno con inizio alle ore 10.30". La Pellegrini è anche la prima nuotatrice ad avere questo onore. In passato per 7 volte era toccato ad un tesserato della Scherma (due volte ad Edoardo Mangiarotti), 6 all’Atletica Leggera (due volte ad Ugo Frigerio), 3 alla Ginnastica (che oltre alla Cicognani e a Jury Chechi vanta anche l’apripista Alberto Braglia) ed una ciascuno a Canoa, Pallacanestro, Canottaggio, Tuffi, Sport Equestri e Sollevamento pesi. "Lo sport e' sempre stato la mia vita, la mia passione - ha continuato la stella veneta - Quello che voglio portare a Rio èla voglia di combattere, non arrendersi mai. Spero che gli italiani guardandoci da casa si sentano più italiani, al di là del risultato. Questo vorrà dire che lo sport ha vinto". Nel giorno in cui il Coni ufficializza la nomina della Divina ad alfiere degli azzurri, la Spagna annuncia Rafael Nadal. Il tennista spagnolo era stato già designato per Londra2012 ma fu costretto a rinunciare per un infortunio e il suo posto fu preso da Pau Gasol. Ora una seconda chance, con Nadal che diventa il primo tennista spagnolo a portare la Rojigualda. "Le polemiche del 2012 mi hanno fatto molto male, perché io sono molto patriottica – ricorda l’attuale detentrice del primato mondiale ed europeo nei 200 metri, grazie all’argento vinto ai Campionati del Mondo di Kazan 2015, che nel giorno della sfilata al Maracanà, il 5 agosto, festeggerà anche il suo 28° compleanno -  Declinare la possibilità di portare il Tricolore fu una cosa abbastanza logica, magari per gli addetti ai lavori non lo era, ma il giorno dopo la cerimonia avevo i 400 metri stile libero, una delle mie gare più importanti. Stavolta non faccio i 400, avrò la staffetta che e' meno dispendiosa. Per me sarà la quarta Olimpiade - ha concluso la campionessa di Mirano - ma per la prima volta parteciperò alla cerimonia di apertura. Sembra assurdo dirlo, ma le gare di nuoto cominciano subito all'Olimpiade. Ho vissuto da vicino il ruolo di Valentina Vezzali quattro anni fa, noi andavamo a dormire mentre loro si preparavano e lei era molto emozionata".


 


Gli alfieri olimpici italiani

 

1912 Alberto Braglia (Ginnastica)

1920 Nedo Nadi (Scherma)

1924 Ugo Frigerio (Atletica)

1928 Carlo Galimberti (Sollevamento Pesi)

1932 Ugo Frigerio (Atletica)

1936 Giulio Gaudini (Scherma)

1948 Giovanni Rocca (Atletica)

1952 Miranda Cicognani (Ginnastica)

1956 Edoardo Mangiarotti (Scherma)

1960 Edoardo Mangiarotti (Scherma)

1964 Giuseppe Delfino (Scherma)

1968 Raimondo D'Inzeo (Sport Equestri)

1972 Abdon Pamich (Atletica)

1976 Klaus Dibiasi (Tuffi)

1984 Sara Simeoni (Atletica)

1988 Pietro Mennea (Atletica)

1992 Giuseppe Abbagnale (Canottaggio)

1996 Giovanna Trillini (Scherma)

2000 Carlton Myers (Pallacanestro)

2004 Jury Chechi (Ginnastica)

2008 Antonio Rossi (Canoa)

2012 Valentina Vezzali (Scherma)

2016 Federica Pellegrini (Nuoto)