Almeno nello sport azzurro, la parità esiste. L'Italia vola a Rio per le Olimpiadi 2016 con 297 atleti: 155 uomini e 142 donne. Ed è proprio dalla spedizione 'in rosa' che si attendono le medaglie più 'pesanti', a cominciare da quella di Federica Pellegrini, portabandiera alla cerimonia d'apertura e pezzo da novanta della truppa tricolore in Brasile. La 27enne fuoriclasse del nuoto, olimpionica a Pechino 2008, dovrà vedersela in piscina con le giovanissime rivali e con una certa ansia di prestazione che l'accompagna sempre sino alle prime bracciate. Sarà difficile replicare, nei 'suoi' 200 stile libero, i fasti della Cina, ma anche le sue ultime performance hanno evidenziato come resti sempre la 'Divina', piaccia o meno fuori dalle competizioni. Dopo la delusione di Londra la quattro volte iridata ha voglia di 'mangiarsi' la corsia, anche perché sarà dura trovare poi le giuste motivazioni fino a Tokyo 2020. Stesso discorso per Vanessa Ferrari, che dopo aver dimostrato agli Assoluti di Torino di avere sette vite, tante quante i titoli italiani, si appresta a partecipare alla sua terza edizione olimpica, come, prima di lei, ci sono riuscite soltanto Miranda Cicognani (capofila di tutte le alfiere ad Helsinki 1952) e Monica Bergamelli. Se ha fame la Pellegrini, figuriamoci il cannibale di Orzinuovi, che ancora non ha digerito il legno al corpo libero del 2012. Per battere la Mustafina ha rilucidato il Nessun Dorma che la portò sul tetto del mondo, dieci anni esatti or sono. Super Vany, alla soglia del suo 26esimo compleanno, sarà la capitana di una squadra femminile composta anche da Carlotta Ferlito, Erika Fasana, Elisa Meneghini e Martina Rizzelli. Sul fronte della Ritmica, disciplina solo rosa, daranno come al solito battaglia le Farfalle, che con Marta Pagnini, Alessia Maurelli, Camilla Patriarca, Sofia Lodi e Martina Centofanti, e l'individualista Veronica Bertolini portano il gruppo della ginnastica a quota 11 donne, contro l’unico principe azzurro, Ludovico Edalli. Un'altra italiana chiamata ad un'Olimpiade da protagonista è Tania Cagnotto, prima italiana nella storia a conquistare, la scorsa estate a Kazan, l'oro mondiale dal trampolino di un metro, battendo le cinesi Shi Tingmao e He Zi. Regina ai recenti Europei di Londra, anche nel sincro con Francesca Dellape', la 31enne bolzanina, figlia d'arte, può contare sull'apporto del papà- ct Giorgio e sulla sua consacrazione definitiva a livello internazionale. Anche nella scherma le azzurre, come sempre, partono con i favori del pronostico in una rassegna che però non avrà nel programma il fioretto a squadre e dunque il mitico 'Dream Team' azzurro. Pur senza Valentina Vezzali, vincitrice in carriera di ben sei titoli a cinque cerchi, il fioretto presenta in pedana due campionesse come Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo, rispettivamente oro e argento nell'individuale a Londra. Ipotizzare un'altra finale tutta tricolore non è reato, così come il definitivo salto di qualità di Rossella Fiamingo, che a Mosca, la scorsa estate, è divenuta la prima azzurra a conquistare due titoli mondiali di fila. Il tiro a volo conta ancora sulla precisione di Jessica Rossi, olimpionica in carica nel Trap, e di Chiara Cainero, oro a Pechino, nel tiro a segno nutre ambizioni Petra Zublasing, iridata nel 2014. E poi, come non fare appello alle doti di Valentina Truppa, azzurra di punta del dressage, della bi-iridata del ciclismo Giorgia Bronzini e di Libania Grenot, italo-cubana due volte campionessa europea nei 400 e diventata, dopo l'infortunio di Gianmarco Tamberi e la quasi scontata esclusione per doping di Alex Schwazer, la leader dell'atletica azzurra. Infine, si giocheranno le possibilità di medaglia l'Italvolley donne ed il Settorosa, e, perché no, Irma Testa, prima pugile azzurra a qualificarsi per i Giochi, pronta a dimostrare sul ring come si possa boxare senza perdere di femminilità.


Di Mssimiliano Curti