Australia, Argentina,Venezuela, Biellorussia e Svezia. Le critiche al Villaggio Olimpico di Rio de Janeiro non sono state morbide negli ultimi giorni. Diverse delegazioni hanno denunciato problemi alle tubature e disagi di svariata natura. L'Italia, al contrario di altre nazioni, ha deciso di provvedere da sola agli ultimi ritocchi degli appartamenti destinati agli atleti. La polemica più evidente è stata quella della delegazione australiana, che ha abbandonato il Villaggio tornando in hotel. Secondo Eduardo Paes, sindaco di Rio, la colpa dev'essere attribuita al Comitato Organizzatore di Rio2016: "E' stata una mancanza del Comitato nel seguire i lavori. I problemi sono sorti negli ultimi 3 mesi, spero che sia un segnale per non ripetere errori simili", ha dichiarato ieri nel corso di una conferenza stampa per inaugurare il Rio Media Center. Secondo Dilma Rousseff, presidente della Repubblica eletta nel 2014 e sospesa a maggio 2016, il problema riguarda invece il municipio carioca: “Il villaggio degli atleti è responsabilità del Comune di Rio de Janeiro ed è l'unica infrastruttura con problemi da risolvere". Le stime della stampa locale riferiscono di problemi strutturali al 20% dei 3604 appartamenti. Il Villaggio Olimpico, però, è nato sotto il segno delle polemiche. La costruzione non ha previsto lo stanziamento di fondi pubblici. Il Comune di Rio ha affidato i lavori alle imprese Odebrecht e Carvalho Hosken, per poi affittare gli spazi al Comitato Organizzatore Rio2016. Per attrarre i capitali privati nella regione della Barra da Tijuca, il Comune ha approvato una misura speciale consentendo al consorzio di elevare il numero dei piani degli edifici da 12 fino a un massimo di 18. Uno "scambio" affinché' le imprese si occupassero anche delle fognature della zona e dei collegamenti, per poi avere un maggior numero di appartamenti da rivendere alla fine delle Olimpiadi. Le polemiche, però, si sono intensificate quando è stato riscontrato che un'impresa aveva finanziato parte della campagna elettorale di Paes. "Non vedo problemi. I finanziamenti sono legali e rispettano la legge elettorale brasiliana. Il mio percorso nell'amministrazione pubblica garantisce la mia decenza", ha dichiarato il primo cittadino. L'intenzione degli investitori privati è quella di rendere l'area Olimpica un quartiere esclusivo per cittadini di alto reddito, causando dubbi anche sulla trasparenza degli spazi scelti in cui edificare. "Il terreno dove hanno costruito il villaggio Olimpico è stato scelto dal mio predecessore. Le Olimpiadi le abbiamo vinte nel 2009, ma il progetto era stato presentato già nel 2007. L'hanno scelto il sindaco precedente e il Comitato Organizzatore", ha garantito Paes. L'impresa Odebrecht è indagata nella maxi inchiesta Lava-Jato (rinominata "mani pulite brasiliana") per corruzione in due opere olimpiche: la costruzione della linea 4 della metro e il progetto della regione portuale. Le autorità coinvolte hanno garantito che tutti gli alloggi del Villaggio Olimpico saranno consegnati in buone condizioni alle delegazioni straniere. L'Odebrecht è la stessa impresa che nel 2014 consegnò incompleta l'Arena Corinthians, palco dell'esordio dei Mondiali brasiliani. Il complesso olimpico è costituto da 3604 appartamenti, di cui 250 sono già stati venduti. Il Comitato Rio2016, al momento, non ha commentato la possibilità di applicare multe ai costruttori per il ritardo nelle consegne. Intanto il Ministero del Lavoro brasiliano ha eseguito un controllo presso il villaggio olimpico di Rio de Janeiro, riscontrando alcune irregolarità fra gli operai assunti negli ultimi giorni per terminare gli impianti. Secondo Globoesporte, il Comitato Organizzatore si riunirà con il Ministero per verificare una possibile multa. Circa 200 lavoratori sarebbero stati interrogati degli ispettori, che avrebbero registrato un 90% di situazioni irregolari. "E' stato facile individuarli. Non ci hanno fornito un libretto di lavoro, perché' dicono che non è stato richiesto e non hanno un contratto. Non esiste una registrazione, nessun controllo", ha spiegato Luiz Soares, agente del Ministero alla stampa locale. Fra i disagi si riferisce di una fila di oltre un'ora per accedere alla mensa.