Usain Bolt, Michael Phelps e soprattutto Kohei Uchimura. Assoluti protagonisti quattro anni fa a Londra, sono loro tre probabilmente le stelle più attese nel firmamento di Rio de Janeiro. La stella della ginnastica artistica, fenomeno assoluto, arriva ai Giochi dopo il secondo en plein consecutivo di titoli iridati. Nessuno prima di lui aveva vinto più di due ori mondiali di fila nell'all-around, il 27enne di Kitakyushu è arrivato a sei (Londra 2009, Rotterdam 2010, Tokyo 2011, Anversa 2013, Nanning 2014, Glasgow 2015), oltre all'oro olimpico di 4 anni fa. In Brasile potrebbe diventare il primo ginnasta a bissare la vittoria nel concorso individuale dopo Sawao Kato, altro giapponese oro nel '68 e nel '72, e il nostro Alberto Braglia, leader del concorso generale a Londra nel 1908 e a Stoccolma nel 1912. Lo sprinter giamaicano invece va a caccia di un'impresa leggendaria: diventare il primo uomo a conquistare l'oro su 100, 200 e 4X100 per tre Olimpiadi, una dopo l’altra. E la buona prova offerta a Londra la scorsa settimana, con tanto di vittoria sui 200, lascia pensare che l'infortunio rimediato ai Trials sia pienamente superato. Nel nuoto occhi puntati sullo Squalo di Baltimora, che proprio dopo aver stabilito il record di medaglie olimpiche (con 22 ori al collo, davanti alla ginnasta sovietica Larisa Latynina, ferma a 18) aveva deciso di appendere la cuffietta al chiodo. Poi il dietrofront, qualche peripezia (vedi l'arresto per guida in stato di ebbrezza) fino al ritorno ad alti livelli con la conquista del pass olimpico per 100 e 200 farfalla oltre che nei 200 misti. Ma le attrazioni che offrirà l'Olimpiade non si fermano qui. Restando all'atletica, in molti si aspettano un nuovo record del mondo nell'asta da Renaud Lavillenie, Mo Farah provera' a bissare l'accoppiata 5.000-10.000 mentre Christian Taylor, nel triplo, tenterà finalmente di battere il primato che resiste da vent'anni e stabilito da Jonathan Edwards, quel 18.29 sfiorato agli ultimi Mondiali per appena 8 centimetri. Fra le donne, invece, l'attesa è per Genzebe Dibaba, che negli ultimi due anni ha dominato in lungo e in largo nel mezzofondo e punta dritta alla sua prima medaglia olimpica: è lei la grande favorita nei 1.500 e nei 5.000 e non sarebbe strano vederla sul gradino più alto del podio in entrambe le gare con tanto di primato mondiale. Nel nuoto, oltre a Phelps, ci si aspetta molto dall'enfant prodige Katie Ledecky: oro negli 800 sl a Londra ad appena 15 anni, ha fatto collezione di vittorie fra 200, 400, 800 e 1500 negli ultimi due Mondiali (4 ori nel 2013 e 5 due anni dopo) e in molti scommettono che farà altrettanto a Rio. Nonostante qualche defezione causa virus Zika, il torneo olimpico di tennis offrirà il meglio del circuito in entrambi i tabelloni. Mancherà Federer, costretto in extremis al forfait, ma ci saranno Djokovic e Murray che hanno fin qui dominato la stagione e un Nadal che vorrà riscattarsi dopo aver saltato Londra per infortunio (ma il maiorchino, non in perfette condizioni, potrebbe giocare solo il doppio). Fra le donne occhio alle sorelle Williams fra singolare e doppio. Il Brasile padrone di casa sogna di sfatare il tabù calcistico affidandosi alla sua stella più luccicante, Neymar, mentre nel basket si giocherà per l'argento: non si vedrà il solito Dream Team ma con Kevin Durant, DeMarcus Cousins, Kyrie Irving e Carmelo Anthony gli Usa sono sempre davanti a tutti. Nel judo grande attesa per Teddy Riner, portabandiera della Francia e considerato fra i migliori di tutti i tempi: otto ori mondiali dal 2007 a oggi e appena 8 sconfitte in tutta la sua carriera, l'ultima delle quali contro il giapponese Daiki Kamikawa nella rassegna iridata di Tokyo2010. Bronzo a Pechino 2008 ma campione olimpico quattro anni fa, punta a eguagliare il connazionale David Douillet, oro nel '96 e nel 2000. Conquistato il suo terzo Tour de France, Chris Froome punta al colpo grosso anche sulle strade di Rio, forte del sostegno dei compagni di squadra e connazionali Geraint Thomas, Peter Kennaugh e Ian Stannard, ma dovrà guardarsi, oltre che da Nibali e Aru, dagli spagnoli Valverde, Contador e Purito Rodriguez. Nel ciclismo su pista la grande attrazione sarà Mark Cavendish, che dopo le delusioni di Pechino e Londra sogna il podio olimpico nel madison ma l'uomo dei record potrebbe essere Bradley Wiggins che in Brasile vuole mettersi al collo la quinta medaglia d'oro a cinque cerchi della sua straordinaria carriera. E nell'omnium potrebbe esserci la consacrazione del 21enne colombiano Fernando Gaviria, campione del mondo nel 2015. Come non chiudere poi ancora con la Ginnastica ed in particolare con due atlete che hanno monopolizzato il quadriennio appena trascorso: nell’Artistica Femminile la statunitense Simone Biles e nella Ritmica la russa Yana Kudryavtseva attendono soltanto la certificazione a cinque cerchi del loro indiscutibile strapotere tecnico.