Mentre al Villaggio il Primo Ministro si complimentava con il Presidente Agabio per le sue ginnaste, loro, le cinque della Squadra femminile di Artistica erano al lavoro, alla Rio Olympic Arena. Questa mattina, infatti, è stato il turno della prova podio donne. Vanessa e compagne sono apparse nello splendore dei loro body olimpici alle 11.30 in punto (le 16.30 italiane) sulla rincorsa del volteggio. Prima sorpresa lo Yurchehnko con doppio avvitamento per la Ferlito, che prova il salto da 5.8 come la Rizzelli e la Ferrari, mentre la Meneghini conferma l’avvitamento e mezzo da 5.3. La Fasana resta a guardare e questo significa niente All-around. Il problema al gomito che l’affligge dai mondiali di Glasgow suggerisce cautela. Alle parallele la Rizzelli sbaglia il Ray unito. “Pronti, via, ho avuto bisogno di capire l’elasticità dello staggio – ci racconta la diciottenne comasca, la più giovane della missione ginnica dopo la farfalla Martina Centofanti – Ma poi sono risalita sull’attrezzo ed ho completato l’esercizio. Obiettivi? La finale a squadre prima di tutto, ma è chiaro che darò il massimo anche per ritagliarmi uno spazio alle parallele, tutto per me. Anche se sarà durissima. Soltanto adesso sto cominciando a realizzare dove realmente mi trovo, vedendo cerchi olimpici ovunque”.  Mentre intervistiamo le azzurre passano la Ponor e l’intera squadra azzurra, Mustafina in testa, inserite nello stesso girone delle azzurre. Nella terza rotazione, al corpo libero, la modulazione di frequenza è sempre la stessa. L’FM italiano manda in onda la Ferrari e la Fasana con lo tsukahara avvitato in apertura. “E il doppio teso in seconda – aggiunge Erika – Sto abbastanza bene, mi sono ripresa e adesso decideremo con il DTN Enrico Casella cosa portare in gara. Il volteggio lo lasciamo perdere, ultimamente mi sono sempre fatta male, quindi meglio non rischiare. Dopo le Olimpiadi poi risolveremo il problema al gomito definitivamente. Sono contenta di essere tornata sulla trave anche se il mio programma è più di contenimento rispetto alle mie compagne, che puntano alla finale. E’ bellissimo condividere l’Olimpiade con Martina e Laura Rizzoli, con le quali sono cresciuta a Fino Mornasco. A Londra non avevo al fianco la mia allenatrice, così è tutta un’altra cosa”. La Ferrari, più loquace che mai, tirata e in palla, spiega perché non abbia provato l’ultima diagonale acrobatica: “per non stressare il tendine non ho tirato tutto al massimo ma ho provato soltanto le parti che andavano provate. Nei prossimi giorni mi aspettano delle vere e proprie battaglie, meglio risparmiare le gambe”. La terza F, la Ferlito ha accusato un problema al polpaccio sul doppio teso. “Speriamo che Salvatore Scintu mi rimetta in sesto – commenta la catanese con una vistosa fasciatura sulle gambe - La prima Olimpiade era un sogno, e quasi neanche me la ricordo. Questa è un sogno che si rinnova ma che sto vivendo con maggiore consapevolezza dei miei mezzi e di quanto mi accade intorno. Cercherò di mettere a posto questa prima diagonale nei prossimi giorni, per il resto mi sento pronta”. Alla trave grande spavento per l’uscita di Vanessa, che ha rischiato di cadere male come la Ferlito a Jesolo. “Mi è scivolato il piede sul doppio carpiato, per fortuna senza conseguenze”. Brivido sulla schiena del prof. Agabio e del Segretario generale Roberto Pentrella, seduti in tribuna per assistere al podium training delle azzurre. “E’ arrivata di schiena, nulla di grave, però che spavento!” – ha commentato Casella – Poi è rialita ed ha completato tutta la routine”. Ci sono voluti invece tre tentativi per vedere la rondata avvitamento della Meneghini. “La prima volta, nell’esercizio dichiarato, il salto non mi è venuto ma ho portato a termine tutto il resto – ci racconta la comasca della GAL Lissone - L’attrezzatura mi piace, devo prenderci confidenza.  Appena sono entrata non mi pareva vero, l’Arena è così grande. Dividendo la stanza con Vanessa mi faccio dare tanti consigli e lei mi sta vicina ad ogni elemento. In verità siamo tutte molto cariche, cerchiamo di aiutarci a vicenda perché, come si dice, l’unione fa la forza”. Conclusasi la prova odierna, in attesa di vivere l’emozione della Cerimonia di Apertura di domani sera – ultimo extra prima di cominciare a far sul serio -  il DTN ha sciolto le riserve sulla formazione che scenderà in campo il 7 agosto, con la formula del 5-4-3 propria delle qualifiche (delle cinque ginnaste in squadra salgono all’attrezzo in quattro con la possibilità di scartare un punteggio):


 



  • VOLTEGGIO: Meneghini, Ferrari, Rizzelli, Ferlito

  • PARALLELE: Rizzelli, Ferrari, Ferlito, Fasana

  • TRAVE: Fasana, Ferrari, Ferlito, Meneghini

  • CORPO LIBERO: Meneghini, Ferrari, Fasana, Ferlito