Si è riunita il 18 e 19 aprile, presso la sede nazionale della Federazione Ginnastica d’Italia, in viale Tiziano 70, la sezione Salute e Fitness per studiare lo sviluppo di una disciplina nuova, che sta riscuotendo un grande successo tra i giovani a livello internazionale. Stiamo parlando del Parkour, attività metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ’90 che consiste nell'eseguire un percorso urbano (parcours), superando qualsiasi genere di ostacolo con la maggior efficienza, velocità e semplicità di movimento possibile. Alla parola parcours, David Belle e Hubert Koundé nel 1998 sostituirono la «c» con la «k», per suggerire aggressività, ed eliminarono la «s» muta perché contrastava con l'idea di efficienza. L’incontro di Roma, al quale ha preso parte anche Florian Busi, Team Manager della Federazione Mondiale, è stato incentrato sulla definizione delle linee guida dell’attività programmatica della FGI, in modo da recepire le disposizioni e i regolamenti tecnici di Losanna, sviluppando la crescita dell’attività - e delle società che la svolgono - nel nostro Paese. Tra i relatori del meeting sono intervenuti Roberto Carminucci, direttore tecnico nazionale della Salute e Fitness – sezione nella quale è stato inserito il Parkour – e il suo più stretto collaboratore Franco Pistecchia, il vice presidente Rosario Pitton, delegato a rappresentare il numero uno FGI Gherardo Tecchi, il referente tecnico Parkour Gym Marco Bisciaio e quello di giuria Francesco Venturelli. La disciplina ha già incontrato il consenso del pubblico accorso in massa per seguire la tappa FIG delle World Series a Hiroshima, in Giappone che faceva parte dell’International Festival of Extreme. Prossimo appuntamento a Montpellier, in Francia, dal 9 al 13 maggio. La tavola rotonda si è chiusa alle 14.00 con l’idee molto più chiare, tra i partecipanti, sul “percorso” da seguire per promuovere il Parkour in Italia.