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Rimini – Qualifiche GAM junior, azzurri in testa dopo la 2ª suddivisione. Tripudio a Casa Italia
“Abbiamo fatto la gara della vita”, ha detto Tommaso Brugnami al termine delle qualifiche maschili junior al 36° Campionato Europeo in scena alla Fiera di Rimini. Ed è vero perché gli azzurrini, dopo due suddivisioni guardano tutti dall'alto in basso e dominano la classifica provvisoria con il totale di 240.230. Il capitano dell'Italbaby, insieme ai compagni Manuel Berettera, Diego Vazzola, Pietro Mazzola e Simone Speranza hanno concluso una gara praticamente impeccabile riuscendo a mettere la freccia sui diretti rivali della Francia, rimasti però dietro a quota 238.796. Adesso dita incrociate in attesa del “fischio finale”, nella terza e ultima suddivisione c'è un altro temibile avversario, la Gran Bretagna. I ragazzi guidati dal responsabile della Nazionale giovanile Nicola Costa, affiancato dai tecnici Fabrizio Marcotullio, Corrado Corti e Pietro Matias Bani, hanno dato davvero tutto e – in nessun caso – potranno avere rimpianti. Sono partiti dal cavallo con maniglie e aver pennellato all'attrezzo più ostico gli ha dato una carica pazzesca. Idem si dica per la rotazione agli anelli. Si è dovuto trattenere un po' il fiato al volteggio, complice l'errore di Berettera, ma l'ultimo salto di Speranza ha salvato tutto: la forza della squadra. Sofferte le parallele, ma gli azzurri sono stati bravi a tenere duro, alzando ancora di più il livello alla sbarra, dove qualche decimo di troppo è andato via sulle uscite. In tutto il giro olimpico, i rivali della Francia giravano all'attrezzo successivo. E tutto si è deciso all'ultima rotazione: i transalpini hanno chiuso al cavallo con maniglie, dove non hanno brillato, mentre Brugnami & Co. hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo sul quadrato del corpo libero. Quattro esercizi pazzeschi, non sarebbe servito neanche scartarne uno per mettere la freccia e assestarsi in testa alla classifica.
Saranno ore di difficile attesa, fino alle 19.00, quando si chiuderà la gara e verrà incoronata la squadra campione d'Europa. Titolo che appartiene proprio all'Italia dalla rassegna continentale di Monaco 2022. Intanto a Casa Italia, lo stand della Federginnastica nel quartiere fieristico riminese, è scattata la festa perché una prestazione così va comunque celebrata. Tra foto, cori e congratulazioni c'erano proprio tutti. Le famiglie dei ragazzi, gli amici, i compagni dei rispettivi club e anche i ginnasti della Nazionale. Dalle Marche è arrivato il fan club di Super Tommy, con una maglia celebrativa che raffigura “Piumino” in versione Superman; dalla Lombardia i sostenitori di Maz, Vaz e Berry; senza dimenticare dalla Sicilia i tifosi di Speranza. Un cognome che, in questo pomeriggio romagnolo, tutti sperano possa essere di buon auspicio.
Intanto sono arrivate le congratulazioni della dirigenza federale presente a Rimini, dal presidente Gherardo Tecchi al segretario generale Roberto Pentrella, a una leggenda della ginnastica come il nostro olimpionico Gianfranco Marzolla che ha assistito alla gara insieme al direttore tecnico GAM Giuseppe Cocciaro, al team manager Andrea Facci, ai vicepresidente Valter Peroni e Rosario Pitton, ai consiglieri federali Franco Mantero e Vittorio Massucchi.
Rimini - Super Mario vite parallele: "Sono contento per Yumin e con la squadra daremo il massimo"
Mentre sono in corso le gare di qualificazioni juniores, i big si preparano alla prima giornata delle finali di specialità. Domani sono in programma le sfide degli ottetti a corpo libero, cavallo con maniglie e anelli. In quest’ultima specialità rivedremo in azione l’azzurro Salvatore Maresca ammesso ieri con il quarto punteggio. Sabato toccherà di nuovo al neo bronzo all around Yumin Abbadini, questa volta alla sbarra, e all’agente delle Fiamme Oro Mario Macchiati alle parallele pari. Il ventiquattrenne di Fermo, allenato da Marco Fortuna, è tornato sulla gara di ieri, raccontandoci in esclusiva le sensazioni di un esordio casalingo più che positivo.
“la gara a squadre è andata bene, ma abbiamo avuto qualche intoppo in un paio di rotazioni. L’attrezzatura è diversa, non c’è stato molto tempo per provare ed è difficile adattarsi ad un materiale che non si conosce, soprattutto al corpo libero, dove abbiamo avuto più problemi. Io non ho fatto corpo libero e anelli, al cavallo ho faticato su una serie flop con mezzo russo. Ho dovuto interromperla perché stavo per cadere, sono riuscito a salvare la situazione ma questo non mi ha comunque permesso di puntare alla finale. Il punteggio ad ogni modo era buono. La sbarra e il volteggio sono andati meglio. Alla sbarra partivo da 15 e ho preso 13.6. Al cavallo avevo una nota D da 15.9, avendo sbagliato sono partito da 15.7 e ho preso 13.933. Al volteggio partivo da 15.2 e ho preso 14.4, alle parallele da 16 sono sceso a 14.5. Ovviamente puntavo sulle parallele, soprattutto dopo lo scorso anno, quando ho sbagliato lo stesso elemento. Il resto però è venuto meglio, infatti la giuria mi ha premiato e sono riuscito ad entrare in finale. Peccato per il Diamidov e un quarto e per un paio di passetti che hanno sporcato l’esecuzione, però ho margine di miglioramento, spero di farlo vedere sabato. L’avversario da tenere d’occhio è sicuramente Illia Kovtun. L’ucraino è un passo avanti a tutti, gli altri sono lì a giocarsi un posto sul podio. La gara è la gara, quindi vedremo.
Per quanto riguarda la squadra (in finale domenica 28, ndr) siamo carichi, faremo del nostro meglio per difendere il titolo di Antalya 2023. Ieri abbiamo avuto qualche difficoltà, il totale però non è male se pensiamo che l’anno scorso abbiamo vinto la gara con un punteggio simile. Sono contento, infine, per Yumin. Dopo la finale ad Anversa, ai Mondiali del 2023, quando mi è stato chiesto quale ginnasta mi avesse sorpreso di più, io avevo risposto Abbadini. Avevo ragione ed ormai i suoi risultati non sorprendono più nessuno. Già prima della gara gli avevo detto che ero sicuro che potesse puntare a una medaglia. Io e lui siamo molto legati, siamo molto simili caratterialmente, ci troviamo bene. Anche l’unione della squadra è fondamentale, anche se a volte cambia qualcuno nelle convocazioni dei singoli eventi rimaniamo sempre molto uniti”.
Al termine dell’intervista, a Casa Italia FGI, nella zona commerciale Mario e Yumin hanno ricevuto i complimenti speciali di Jury Chechi, invitato dalla Federazione ad assistere alla rassegna casalinga. Il Signore degli Anelli, che ha assistito alla competizione juniores, ha scherzato con i ragazzi, caricandoli per i prossimi impegni, immagino che per i nostri ragazzi sia un’emozione enorme disputare un Europeo in casa. “Io non l’ho mai provata questa esperienza, quasi quasi ricomincio a fare ginnastica così magari la prossima volta ci sono”.
Rimini - Mixed zone: Yumin per Elisa, Salvatore per Marco, Marco per la squadra! E domani tocca ai baby d'oro
In mixed zone abbiamo raccolto le dichiarazioni a botta calda di alcuni dei protagonisti di giornata. A cominciare dal tecnico di Yumin Abbadini, quell’Alberto Busnari che - dopo aver fatto la storia in pedana, con quattro partecipazioni olimpiche e una serie di successi personali, tra i quali l’argento europeo a Lubiana nel 2004, esattamente vent’anni fa, il bronzo a Patrasso 2002 e a Montpellier nel 2015, sempre al cavallo con maniglie – adesso, da allenatore, segue un suo allievo in grado di superare il maestro, nel concorso più difficile, quello generale.
"Yumin è stato bravo a gestirla, soprattutto dal punto di vista mentale perché non era al meglio e ieri non ha neanche provato la parallela. Quindi non era facile in una gara in cui ti giochi il podio europeo, comunque storico per la ginnastica italiana. Il concorso generale è la gara regina, e il bronzo è un risultato importante soprattutto perché giochiamo in casa. Dove può arrivare? In alto, sicuramente, la sua qualità migliore è che cresce giorno per giorno. Non ci sono limiti e obiettivi, se continua su questa strada potrà togliersi delle soddisfazioni. A livello di squadra oggi era un passaggio per la finale, domenica si riparte da zero".
"È stato molto emozionante, quasi non ci credo – aggiunge il diretto interessato, cresciuto a Bergamo e, ginnasticamente, in Brianza, nella Pro Carate, prima di trasferirsi all’Accademia di via Ovada, a Milano - Ci speravo, certo, ma quando è arrivato il punteggio è stato incredibile. Questo traguardo, raggiunto dai grandi della ginnastica, come Jury Chechi, Carminucci, Menichelli, mi fa venire voglia di fare sempre meglio. Ho conquistato anche la finale a sbarra, cercherò di prepararmi al meglio come anche per la finale a squadre. A chi dedico la medaglia? La dedico ad Elisa Iorio, la mia fidanzata (fa parte della squadra nazionale femminile, e arriverà a Rimini per gareggiare la prossima settimana ndr). Il mio allenatore, Abe (come chiamano Busnari nell’ambiente, ndr.) mi ha aiutato tanto a gestire la gara, pure dal punto di vista mentale: questo successo è anche suo. Per la squadra ognuno darà il suo contributo per arrivare più in alto possibile, siamo un gruppo unito. Il mio ginnasta di riferimento? Direi il giapponese Daiki Hashimoto, spero di confrontarmi presto con lui". Magari a Parigi, visto che l’azzurro ha ottenuto la qualificazione olimpica al mondiale di Anversa, nel 2023, e adesso aspetta la convocazione del DTN Giuseppe Cocciaro per i suoi primi Giochi Olimpici.
"Sono molto contento della finale agli anelli – ci racconta invece Salvatore Maresca, impegnato soltanto sul castello, come quinto, da individualista – e allo stesso tempo dispiaciuto che Marco Lodadio non sia riuscito a qualificarsi. Speravamo di fare un’accoppiata storica come a Kitakyushu, quando finimmo insieme sul secondo e terzo gradino del podio iridato, ma per un dettaglio lui non ce l'ha fatta. Quindi proverò ancora di più a vincere una medaglia, soprattutto per lui". Conclude cavallerescamente il Thor di Castellammare di Stabia, in forza alle Fiamme Oro. "La squadra ha fatto bene – risponde da veterano e da capitano in pectore, l’aviere di Frascati, Marco Lodadio, - anche se siamo entrati con un po' d’ansia di troppo. Però ci sta, dovevamo entrare nel clima di gara. Abbiamo conquistato diverse finali (tre per l’esattezza, oltre al team) e abbiamo la possibilità di fare bene. A livello personale mi dispiace un po', ma ho superato un periodo particolare. Adesso rimbocchiamoci le maniche e pensiamo alla finale a squadre"
Domani si torna in pedana con il programma juniores. In palio, questa volta, oltre alle qualificazioni per le finali nei singoli attrezzi e nel concorso generale, c’è il titolo a squadre giovanile detenuto proprio dagli azzurrini, oro a Monaco di Baviera nel 2022. Brugnami e compagni partiranno al cavallo con maniglie nella seconda suddivisione, dopo la Svizzera, intorno alle 14.00. I diritti appartengono all’European Gymnastics che trasmetterà la gara integrale su gymtv.online, a pagamento e al prezzo di 8,00 euro per tutta la settimana. Le finali di categoria di sabato e domenica, però, saranno trasmesse dalla Federginnastica in diretta streaming, gratuitamente solo per l’Italia, su SportFace TV. I punteggi si possono seguire in tempo reale sul sito di Smart-Scoring (CLICCA QUI)
START LIST QUALIFICAZIONI JUNIOR
Foto di Simone Ferraro - FGI
Rimini - Yumin, sei come Jury! Abbadini, bronzo all around, eguaglia Chechi nel 1990. Georgiou oro davanti a Verniaiev
Yumin Abbadini si aggiudica la medaglia di bronzo nel concorso generale agli Europei di artistica di Rimini. Il ventiduenne di Bergamo ha conquistato il gradino più basso del podio continentale con il punteggio complessivo di 83.765 (CL 14.066 – CM 14.233 – AN 13.700 – VO 14.000 - PA 13.433 - SB 14.333). Il ginnasta della Pro Carate, allenato da Alberto Busnari, è arrivato a cinque decimi dalla medaglia d’oro, finita al collo di Marios Georgiou, leader assoluto della Fiera romagnola con il totale di 84.265 (CL 13.533 – CM 14.266 – AN 13.233 – VO 14.100 – PA 14.633 – SB 14.500). Il cipriota al settimo cielo, stacca così anche il pass olimpico. Sulla piazza d’onore troviamo l’ucraino Oleg Verniaiev. Il vicecampione olimpico di Rio De Janeiro 2016, originario di Donetsk e che per un lungo periodo aveva svestito il body per indossare la mimetica nella guerra contro l’invasione russa, è tornato a festeggiare un argento all around ginnico grazie al personale di 84.031 (CL 13.733 – CM 15.166 – AN 14.033 – VO 14.666 – PA 14.200 – SB 12.233), staccato di appena 234 millesimi dalla vetta d’Europa. Ai piedi del podio con 83.4314 il britannico Jake Jarman. Deludono invece i favoriti della vigilia. Il numero due al mondo, l’altro ucraino con un cuore mezzo estense (avendo vestito in Serie A la maglia della Palestra Ginnastica Ferrara) si deve accontentare della sesta piazza con 83.331, mentre il campione uscente, il turco Adem Asil è soltanto nono con 82.331. Rientro difficile dopo l’operazione alla spalla per Joe Fraser, il re di Monaco 2022, soltanto 52° con 76.098. Il secondo azzurro in gara, impegnato su tutti gli attrezzi, era il neo poliziotto Lorenzo Minh Casali, che incappa in una giornata storta e si ferma a quota 79.531 (CL 12.900 – CM 13.066 – AN 13.666 – VO 13.200 – PA 14.033 – SB 12.666), al 25° posto. Era da 34 anni che un italiano non vinceva una medaglia europea sul giro completo, l’ultimo era stato Jury Chechi, bronzo a Losanna nel 1990. Stesso piazzamento anche di Giovanni Carminucci a Lussemburgo 1961 e di Franco Menichelli a Tampere 1967. Quest’ultimo però fece meglio ad Anversa nel 1965 strappando l’oro assoluto. In totale quindi si tratta del quinto podio italiano all around europeo di tutti i tempi e Yumin entra così nella storia, accanto ai nomi di tre olimpionici. Per la FGI invece è la 48ª medaglia complessiva in campo continentale. Trascinata da Abbadini l’ItalGAM, campione in carica da Antalya 2023, centra la final eight a squadre di domenica 28 aprile con il quinto totale, 249.162, recuperando in rimonta dopo qualche passaggio a vuoto, soprattutto al corpo libero, nella seconda rotazione. Davanti, al momento, ci sono, nell’ordine, Ucraina (253.661), Gran Bretagna (251.028), Spagna (249.195) e Svizzera (249.194). Entrano nell’ottetto delle migliori che si giocheranno il titolo anche la Turchia (246.093), Israele (246.061) e Cipro (245.195). Prima delle escluse la Germania, nona con 245.095. Infine, ottengono la finale di specialità Abbadini alla sbarra, con il settimo posto di ammissione, ma lo stesso punteggio, 14.333, dei due che lo precedono, e a meno di tre decimi dal primo; Mario Macchiati alle parallele, sesto con 14.500, e Salvatore Maresca, quarto agli anelli con 14.766, entrambi del gruppo sportivo elle Fiamme Oro. Peccato per l’aviere dell’Aeronautica Militare Marco Lodadio che per 33 millesimi e il personale di 14.600, resterà a guardare da prima riserva.